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UNWTO: Capire e quantificare il turismo montano

capire e quantificare turismo montano

Il turismo montano rappresenta tra il 9 e il 16% degli arrivi turistici internazionali in tutto il mondo. Tuttavia, la scarsità di dati relativi al turismo montano rende difficile se non impossibile valutare gli impatti economici, sociali e ambientali di questo importante segmento. Il nuovo report  “Understanding and Quantifying Mountain Tourism” redatto dalle Agenzie Unite, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), l’Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO) e la Mountain Partnership (MP), mira a colmare questa lacuna di dati.

Il turismo in montagna

Nelle montagne abitano circa 1,1 miliardi di persone, alcune delle quali nei luoghi più isolati del mondo. Al tempo stesso, le montagne attirano da tempo turisti interessati a destinazioni all’aria aperta e immerse nella natura e ad attività outdoor come trekking, hiking, arrampicata e sport invernali, ma anche alla ricca biodiversità e alle culture locali. 

Gestito in modo sostenibile, il turismo di montagna ha il potenziale per aumentare i redditi delle comunità locali e aiutare a preservare le loro risorse naturali e la loro cultura.

Avendo a disposizione i dati necessari, sarebbe possibile monitorare la dispersione dei flussi turistici, supportando programmazioni adeguate e migliorando la conoscenza dell’andamento dei turisti. Consentirebbe inoltre di costruire prodotti sostenibili in linea con i bisogni del consumatore e di creare politiche adeguate. Tale politiche favorirebbero lo sviluppo sostenibile e assicurerebbero che le attività turistiche vadano a vantaggio delle comunità locali. 

Sfide e tendenze

Il report sottolinea la necessità di rafforzare i partenariati pubblico-privato, in particolare il rapporto con le comunità locali. Il fine è  quello di creare prodotti turistici legati alla gastronomia, alla natura, benessere o turismo rurale. Ciò consentirebbe di avere in montagna un turismo che duri tutto l’anno, favorendo la destagionalizzazione dell’offerta turistica. Si tratta di un tema di massima importanza, soprattutto per via del cambiamento climatico. Infatti, l’emergenza climatica  sta alterando gli attuali modelli stagionali montani. Misurare i flussi turistici in montagna aiuterebbe le destinazioni a stabilire strategie mirate riducendo la forte stagionalità della domanda che caratterizza questo segmento.

Destagionalizzazione: Diffondere i flussi turistici riducendo la pressione verso le destinazioni urbane più visitate. Questo consentirebbe di allungare la domanda del turismo di montagna durante tutto l’anno.

Benefici economici e opportunità di lavoro: Condividere i benefici economici del turismo nei territori con lo scopo di ridurre gli squilibri regionali. Rafforzare le località rurali e le comunità montane, creando opportunità di lavoro.

Tutela delle destinazioni montane: Assicurare la preservazione del patrimonio naturale e culturale e proteggere l’essenza e l’autenticità delle destinazioni montane.

Le raccomandazioni

La comprensione e la misurazione del turismo rappresentano fattori chiavi al fine di supportare sostenibilità e resilienza delle comunità e dell’ecosistema montano e per assicurare che lo sviluppo del turismo montano sia allineato con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

  • Valutare l’uso di dati di posizionamento mobili per misurare il numero di visitatori nelle aree montane, l’origine di provenienze, la durata media del loro soggiorno. Ciò è possibile, come dimostrano le iniziative intraprese da Andorra, Spagna e Polonia. Lo scambio di esperienze e buone pratiche tra le destinazioni potrebbe aprire la strada all’implementazione di soluzioni innovative per migliorare la misurazione oltre ai già utilizzati metodi più tradizionali.
  • Assicurare che la misurazione vada oltre il volume e includa le tre dimensioni della sostenibilità (economica, sociale, ambientale). Monitorare il turismo in montagna e i suoi impatti è cruciale per gestire al meglio le risorse e ridurre gli sprechi. E per rispettare la capacità di carico delle destinazioni. Come riferimento, l’Osservatorio Alto Adige, che fa parte dell’UNWTO International Network of Tourism Observatories (INSTO), produce dati e indicatori per fornire dati olistici sull’impatto del turismo nella regione, che vanno dalla gestione dei rifiuti alla misurazione locale e alla soddisfazione del visitatore.
  • Utilizzare politiche e strategie turistiche basate su dati ed evidenze nelle aree montane per massimizzare l’impatto del turismo sull’occupazione e assicurare la sostenibilità sociale, così come gestire l’impatto negativo su risorse e ambiente. 
  • Migliorare la market intelligence per attrarre nuovi segmenti e comprendere meglio le tendenze dei consumatori.  Ma anche per abbracciare la digitalizzazione del settore riducendo il divario digitale e migliorando l’accessibilità.
  • Per sottolineare ulteriormente l’importanza del turismo montano, le amministrazioni nazionali del turismo dovrebbero identificare le principali destinazioni montane e supportare la creazione di specifici Osservatori del Turismo.

Leggi qui il report completo di UNWTO “ Capire e Quantificare il turismo montano”

Foto copertina di Luciano Gaudenzio (fonte: www.veneto.eu)