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Il “Traffico” aeroportuale nonostante i rincari si preannuncia in crescita

L’aumento dei prezzi nel 2023

Lo aveva anticipato Micheal O’Leary, il presidente di Ryanair, che chi quest’estate vorrà viaggiare in aereo verso l’estero, Italia compresa, vedrà un aumento di spesa considerevole rispetto al 2022.

Secondo Infare, società danese specializzata nel campo, nel 2023 i biglietti costano il 22,5% in più rispetto al 2022, con aumenti durante l’estate che arrivano a toccare anche picchi del 35%.

Il traffico aeroportuale in crescita

Nonostante questo aumento dei prezzi generalizzato, le prenotazioni non mancano, e i viaggiatori sembrano accettare la situazione, pur di non rinunciare alle vacanze. Per quest’estate e nello specifico nei mesi di luglio e agosto, secondo uno studio condotto da Standard&Poor’s, i velivoli saranno al completo.

Lo studio ha, infatti, evidenziato come le principali compagnie aeree europee, come Ryanair, EasyJet, Iberia, British e Lufthansa, non abbiano registrato nessun calo nelle vendite di biglietti.

Anche i problemi legati alle battaglie sindacali dei lavoratori del settore influiscono sulla situazione, con alcune compagnie che hanno deciso di aumentare le retribuzioni di piloti e assistenti di volo per evitare scioperi.

L’estate 2023 negli aeroporti del Veneto

Intanto anche negli aeroporti del Veneto l’estate si preannuncia soddisfacente, con la piena ripresa del lungo raggio dall’aeroporto di Venezia, dove a maggio sono riprese le operatività dirette per Atlanta, Philadelphia e per il Canada (Montreal e Toronto), mentre nell’aeroporto di Verona nuovi collegamenti riguardano il mercato continentale, come si può approfondire dalla nota mensile pubblicata dal Gruppo SAVE.

Leggi qui la nota mensile completa sugli scali regionali del Veneto pubblicata da SAVE.