Di seguito un’anteprima della newsletter “Turismo: Tendenze e prospettive” – speciale Pasqua 2024, realizzata in collaborazione con SL&A, che propone aggiornamenti costanti sul turismo. Si concentra soprattutto sulle previsioni basate su dati, studi e ricerche affidabili..
LAVORO NEL TURISMO TRAINANTE
Secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, sono oltre 447mila i contratti programmati dalle imprese a marzo e circa 1,4 milioni quelli previsti per il trimestre marzo-maggio, con un incremento di quasi 30mila unità rispetto a un anno fa, +7,1%, e 112mila sullo stesso trimestre del 2023, +8,7%. Sono in crescita le previsioni di entrata nei settori dei servizi, +10,5% nel mese e +11,4% nel trimestre, grazie in particolare agli andamenti attesi da turismo, +16% nel mese e +14,3% nel trimestre, e commercio, +14,6% nel mese e +17,2% nel trimestre. Nel terziario sono circa 313mila i contratti di lavoro che le imprese intendono attivare a marzo e oltre 992mila quelli previsti nel trimestre marzo-maggio. Il turismo offre le maggiori opportunità d’impiego, con 82mila lavoratori ricercati nel mese e 299mila nel trimestre, seguito da commercio, rispettivamente 65mila e 194mila entrate, e servizi alle persone, 49mila e 154mila.
Ancora elevata, sebbene in leggera flessione rispetto a febbraio, la quota di assunzioni di difficile reperimento, pari al 47,8% del totale, soprattutto a causa della mancanza di candidati per ricoprire le posizioni lavorative aperte. Le assunzioni che le imprese prevedono di ricoprire ricorrendo a immigrati riguardano 85mila unità, pari al 19,1% delle entrate complessive, con un incremento del 8,5% rispetto a quanto previsto a marzo 2023. Sotto il profilo territoriale è elevato il mismatch riscontrato dalle imprese nel nord est: sono difficili da reperire circa il 52,9% dei profili ricercati con punte del 57,1% per il Friuli Venezia Giulia. Le imprese del nord-ovest segnalano difficoltà a reperire il 47,9% dei profili ricercati, seguite dalle imprese del centro (45,9%), e da quelle del Mezzogiorno. I motivi sono indicati tra poche righe.
PASQUA IN CARROZZA?
Trainline riscontra un +40% di prenotazioni rispetto al 2023 per il periodo festivo. Un recente sondaggio Swg ha evidenziato come per gli italiani il treno sia il mezzo di trasporto preferito, soprattutto per le vacanze brevi (41%), i viaggi nel fine settimana (36%) e le gite in giornata (26%). Secondo la ricerca, il 58% degli italiani nell’ultimo anno, almeno una volta, ha preferito il treno ad altri mezzi, poiché lo si è ritenuto il più economico (40%) e anche il più distensivo (27%). Sempre dal sondaggio emerge la sua natura di spazio polifunzionale che permette di svolgere altre attività durante il viaggio (51%), insieme alla praticità di arrivare direttamente nel centro di una città da un’altra (41%), ma anche semplicemente godersi il paesaggio dal finestrino (36%). E allora niente code in autostrada?
UN CONTRATTO, FINALMENTE!
Dopo oltre 4 anni di attesa sono state siglate le intese di rinnovo dei Contratti nazionali del Terziario, Distribuzione e Servizi applicati alla più vasta platea di lavoratrici e lavoratori del settore privato in Italia, con oltre 3milioni di addetti, con decorrenza dal 1° aprile 2024 al 31 marzo 2027. Gli accordi prevedono un aumento contrattuale a regime di 240 euro al quarto livello, da riparametrare, con l’erogazione di una massa salariale di 7.180 euro comprensiva dell’Una Tantum di 350 euro. Sulla parte normativa è stata ridefinita la sfera di applicazione e aggiornata la classificazione in ragione dei nuovi profili professionali di settore. Sono stati inoltre definiti miglioramenti sulle politiche di genere e sono previsti ulteriori congedi per le donne vittime di violenza.
I TRASPORTI CI COSTANO SEMPRE PIU’ CARO
Secondo l’analisi dell’organizzazione indipendente Transport & Environment (T&E) nel 2030 il settore dei trasporti rappresenterà da solo quasi la metà delle emissioni di gas serra in Europa (ora siamo al 29%). Le auto endotermiche sono responsabili del 40% delle emissioni e sono la fonte principale delle emissioni dei trasporti. La dipendenza dalle auto è aumentata a partire dagli anni ’90, grazie alla costruzione di nuove infrastrutture stradali e in coincidenza con la crescita del parco auto. Solo di recente si inizia a registrare una riduzione delle emissioni medie delle automobili, grazie all’arrivo sul mercato della tecnologia elettrica. Le emissioni dell’aviazione sono raddoppiate negli ultimi 30 anni, più velocemente di qualsiasi altro settore dei trasporti. L’impatto aggiuntivo delle emissioni dell’aviazione, dovuto alle scie inquinanti dei residui di combustione dei motori, potrebbe inoltre triplicare l’impatto climatico del volo. In barba a chi reputa troppo restrittivo il Green Deal europeo.
SKIPASS IN ESTATE
In USA è già tempo di pensare alle prossime vacanze sulla neve: con solo 480 stazioni sciistiche – dotate di 4 mila strutture – e oltre 330 milioni di abitanti, il mercato delle vacanze sugli sci non conosce crisi. Questo non è del tutto vero, se si pensa che i principali attori del settore, che sono soltanto due (le aziende private Alterra e Vail), quest’anno hanno deciso di muoversi con larghissimo anticipo sulla vendita degli abbonamenti per ski lift, seggiovie e cabinovie per la stagione 2025. Complice il cambiamento climatico e le incertezze legate all’innevamento, le compagnie vogliono garantisti i ricavi ben prima dell’apertura ufficiale degli impianti, proponendo pass stagionali tra gli 800 e i 1.200 dollari se acquistati in estate, contro un giornaliero del costo di 250 dollari acquistato all’ultimo momento. Il contrario di “Buy now pay later” (fonte: Il Venerdì).
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- Un 2023 pieno di lavoro. Secondo Bruno Anastasia su LaVoce tutte le fonti disponibili indicano una crescita dell’occupazione che si è attestata attorno alle 400-500 mila unità e risulta almeno il doppio se si considera l’intero periodo 2019-2023: la caduta intervenuta durante il Covid è stata quindi ampiamente recuperata.
- Comunicazione e informazione disruptive. Il Rapporto CENSIS appena pubblicato contiene una miniera di dati, per niente scontati. I telegiornali, pur mantenendo la posizione di testa della graduatoria dei media attraverso i quali gli italiani si informano, passano dal 51,2% al 48,3% dell’utenza, mentre tra i giovani 14-29 anni calano al 23%. Google scala le classifiche e giunge al secondo posto con il 29,7%.
- Giovani, marca e valori. Per quale motivo i ragazzi “stimano” la marca CONAD?
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