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Travel & Tourism Development Index 2024: l’Italia entra in top 10

il primo world tourism barometer del 2023

Il Travel & Tourism Development Index 2024 è l’evoluzione del “Travel & Tourism Competitiveness Index” (TTCI) del WEF (World Economic Forum), prodotto dal 2007. 
Il TTDI 2024 «misura l’insieme di fattori e politiche volti allo sviluppo sostenibile e resiliente del settore viaggi e turismo, che a sua volta contribuisce allo sviluppo di un Paese».
In particolare, l’indice è la combinazione di cinque fattori (ambiente favorevole, politiche per il settore, infrastrutture e servizi, risorse e sostenibilità) per un totale di 102 indicatori

Il TTDI fa parte del lavoro più ampio del Forum, in collaborazione con i principali attori dell’industria e del governo, per costruire un futuro più sostenibile, inclusivo e resiliente per le economie e le comunità locali.

I risultati del TTDI 2024 a livello globale

Dopo la pandemia, la crescita del settore Travel & Tourism (T&T) continua, tuttavia la ripresa risulta  irregolare. Sebbene 71 delle 119 economie classificate nel TTDI abbiano aumentato i loro punteggi tra le edizioni del 2019 e del 2024, il punteggio medio dell’indice è solo dello 0,7% superiore ai livelli pre-pandemia.
Le prestazioni dei pilastri evidenziano una ripresa della domanda globale di T&T, che ha coinciso con l’aumento della capacità e della connettività delle rotte aeree globali, una maggiore apertura internazionale e una crescente domanda e investimento in risorse naturali e culturali generatrici di turismo.

Tuttavia, nonostante questa crescita, la domanda per i viaggi non legati al tempo libero è ancora inferiore rispetto a quella per i viaggi di piacere. Le carenze di manodopera persistono, e la capacità e la connettività delle rotte aeree, gli investimenti di capitale nel settore T&T, la produttività e altri fattori di offerta non sono riusciti a tenere il passo con la domanda.
Questo squilibrio tra offerta e domanda, insieme alla diffusa pressione inflazionistica, ha portato a una riduzione della competitività dei prezzi.

In generale, le regioni dell’Europa e dell’Asia-Pacifico e, in particolare, le economie ad alto reddito continuano ad avere le condizioni più favorevoli per lo sviluppo del T&T. Tra i primi 30 classificati nel TTDI del 2024, 26 sono economie ad alto reddito, di queste,  19 sono basate in Europa, sette nell’Asia-Pacifico, tre nelle Americhe e una nella regione del Medio Oriente e Nord Africa (MENA). 

L’Italia entra tra le prime dieci destinazioni turistiche mondiali

In cima alla classifica, stilata dall’organizzazione ginevrina in collaborazione con l’università britannica del Surrey, ci sono gli Stati Uniti, seguiti da Spagna , Giappone , Francia, Australia, Germania, Gran Bretagna, Cina e, in nona posizione, l’ Italia che guadagna tre posizioni rispetto al rapporto precedente. Tra i primi 30 paesi, 19 sono europei, sette asiatici, tre dalle Americhe e uno dal Medio Oriente e dal Nord Africa (sono gli Emirati Arabi Uniti che scalano quattro posizioni).

I risultati dell’Italia 

Nella graduatoria che include 119 economie, l’Italia eccelle per le risorse culturali. L’indice non solo valuta la disponibilità di siti archeologici e strutture storiche, ma anche come queste risorse vengono promosse e sviluppate. Con un punteggio di 6,74, l’Italia si posiziona al primo posto a livello mondiale, seguita strettamente dal Giappone (6,71) e dalla Spagna (6,64).

Sono positivi anche i risultati italiani nei settori dei ‘servizi sanitari e dell’igiene’ (5,88) e della ‘preparazione nel campo dell’Information Technology’ (5,85).

Le criticità risiedono invece su:

  • competitività di prezzo (3,15) 
  • impatto socio-economico del turismo – ossia il contributo del settore all’economia, ai salari e alla parità salariale di genere – con 3,46, 
  • sostenibilità della domanda (che include anche il rischio sovraffollamento) con 3,53. Valore comunque sopra la media del Sud Europa che è 3,26.