Prosegue la tendenza di crescita negli aeroporti veneti, con Verona che ha raggiunto il record storico per quanto riguarda il mese di giugno, con oltre 420mila passeggeri, e Venezia chiude il primo semestre dell’anno con quasi 5,4 milioni di passeggeri, di cui 1,1 milioni nel mese di giugno, mentre nei cieli e negli aeroporti di tutta Europa sembra regnare il caos.
Il traffico aereo in Europa tra cancellazioni e ritardi
Nell’ultimo fine settimana di giugno, in tutta Europa, sono stati migliaia i voli cancellati e decine di migliaia di partenze hanno subito ritardi di ore se non di giorni. Solo il 28 giugno sono stati cancellati circa 600 voli e altri 8.000 hanno subito ritardi. Negli aeroporti inglesi e spagnoli, le partenze sono state posticipate di oltre tre ore. Anche il lunedì, 1° luglio, circa il 70% dei voli è partito in ritardo da aeroporti come Amsterdam, Francoforte, Parigi (Charles de Gaulle), Londra (Heathrow e Gatwick), Madrid e Barcellona.
Sebbene non sia una novità quella dei ritardi, la “discussione” sulle cause è aperta, a partire da quelle legate ai fenomeni naturali, con il maltempo imperante in alcune aree negli ultimi mesi, che obbliga i velivoli a seguire percorsi alternativi creando congestione. Ma anche a cause legate alla gestione sia da parte delle compagnie aeree, spesso in deficit di personale, ma anche “aggressive” nel cambiare scali e rotte alla gestione degli hub, anch’essi in carenza di personale e all’intasamento dei principali corridoi aerei, causa anche la chiusura degli spazi aerei determinata dai conflitti in corso.
Aeroporti in Veneto: nuove rotte per la crescita dei passeggeri
Tornando al Veneto e agli scali aeroportuali della regione, a fronte di un dato parziale negativo a Treviso (-3% a giugno rispetto al 2023), il ripristino di alcune rotte, tra cui il collegamento giornaliero da Venezia con Chicago e con Doha, oltre che con Madrid (importante ponte verso i mercati del Sud America) rappresentano un tassello ulteriore per la crescita dei passeggeri e l’importanza di alcuni mercati come quello Americano. Per approfondire si veda nota Save.
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