Di seguito un’anteprima della newsletter “Turismo: Tendenze e prospettive – dicembre 2024″, realizzata in collaborazione con SL&A, che propone aggiornamenti costanti sul turismo. Si concentra soprattutto sulle previsioni basate su dati, studi e ricerche affidabili..
IN FRANCIA SI PENSA A CLIMA, NUTRIZIONE E FUTURO
Le Monde annuncia la presentazione in versione provvisoria della strategia nazionale per l’alimentazione, la nutrizione e il clima (Snanc): linee guida per migliorare le abitudini alimentari dei cittadini, uno sforzo congiunto tra i Ministeri dell’Agricoltura, della Transizione ecologica e della Salute, che mira al raggiungimento della neutralità carbonica (il cibo è la seconda fonte di emissioni in Francia) e al miglioramento della salute (le malattie legate all’alimentazione sono una delle principali cause di morte nel paese). Tra i principali punti: ridurre il consumo di carne (rossa) del 12% entro il 2030, raggiungere una quota di prodotti biologici del 12% in valore in tutti i canali di consumo, ridurre l’esposizione dei bambini a determinate pubblicità alimentari, fissare soglie massime di zucchero, sale e grassi, richiedere trasparenza sugli acquisti e sui margini per gli alimenti sostenibili nei supermercati. Sebbene in ritardo di molti mesi (in Francia, ma in forte anticipo rispetto a tanti altri paesi), questa strategia avrebbe un impatto concreto sulle vite delle persone. C’è da sperare che il contesto di instabilità governativa e crisi agricola non la ostacoli, e che gli hamburger di Trump non la bombardino.
CONGRESSI: GRANDI E TANTI
Buone notizie dal settore congressuale: il nostro Paese è nella posizione più alta del ranking europeo (e nella seconda a livello mondiale) per numero di congressi svolti nel 2023 (Fonte: Italian Knowledge Leaders). L’Italia è leader soprattutto nell’organizzazioni di congressi di grandi dimensioni (oltre 500 partecipanti). Previsioni che si confermano positive anche per il 2024. Da confrontare con le altre fonti, che invece ci hanno sempre dato per marginali.
LE SICUREZZE DEL PASSATO
Con il 2024 quasi alle spalle vogliamo momentaneamente indugiare nel passato (quasi remoto!) con la conferma che arriva da Istat sulle performance del turismo nel 2023. Lo scorso anno è stato segnato un nuovo record storico di arrivi e presenze nel nostro Paese, superando i risultati del pre-pandemia. Un aumento degli arrivi del +12,8% (131,4 milioni) e del +8,5% delle presenze (436,7 milioni), soprattutto per la evidente ripresa dei flussi stranieri, che hanno visitato l’Italia soprattutto nei mesi estivi. In quei mesi, infatti, le strutture ricettive hanno ospitato circa il 60% delle presenze dell’intero anno. Ma per altri versi sappiamo che la stagionalità tende seppur lentamente a “spianarsi”.
LE INCERTEZZE DEL FUTURO
Arrivano segnali di debolezza dal turismo organizzato per quello che riguarda la vendita dei pacchetti di fine anno: solo una agenzia di viaggio su due registra un andamento in linea con quello dell’autunno 2023, mentre il 28% circa vede diminuire i ricavi. Un trend simile anche per le prenotazioni, per le quali il 61% dei tour operator e delle agenzie dichiara di non assistere a nessun aumento della domanda, causa primaria attribuita all’incremento dei prezzi e conseguente contrazione della clientela di fascia medio-bassa. Anche la settimana bianca si riduce per via dei rincari, che crescono in media del 20% nei pacchetti di viaggio (e anche lo skipass non scherza!). Resta la speranza del fiorire delle prenotazioni sotto data, con un dicembre in tentennamento. Aria fredda sulle montagne.
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