Un focus group di prodotto
L’11 febbraio 2025 si è tenuto l’incontro “Il turismo termale in Veneto: andamento e prospettive per uno sviluppo sostenibile del settore”, un focus group online che ha coinvolto esperti, operatori e istituzioni per condividere lo stato dell’arte del comparto e le sue prospettive.
Nell’incontro è stato tracciato un excursus dell’evoluzione del termalismo in Veneto fino ai giorni d’oggi insieme a un inquadramento di prodotto; a seguire sono stati presentati i risultati dello studio sul turismo termale in Veneto realizzato nell’ambito delle attività dell’Osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di commercio.
Turisti termali: profilo e abitudini di viaggio
Dall’indagine presentata in questa sede ne emerge che il turismo termale abbia generato circa 17,3 milioni di presenze in Italia nel 2024, con il Veneto tra le regioni leader del settore.
Il turista termale tipo in Veneto viaggia in coppia e torna volentieri più volte a destinazione, costituendo una clientela affezionata, e proviene per lo più da paesi come Germania (50%) o Francia (18%). Le attività complementari più amate includono la visita ai borghi (61%), l’acquisto di prodotti tipici (52%), le visite ai musei (20%), oltre a esperienze sportive ed enogastronomiche. Si appura inoltre la sua appartenenza ad una fascia economica media o medio-alta, che lo induce infatti ad avere una spesa media pro capite giornaliera di 200 euro, il doppio rispetto alla media nazionale (100 euro).
In termini di gradimento e soddisfazione complessiva, il turismo termale in Veneto ottiene un punteggio di 8,7/10, con acque termali, qualità delle strutture, accoglienza e cure termali tra gli aspetti più apprezzati. Emergono invece margini di miglioramento rispetto all’offerta di intrattenimento, alla disponibilità di pacchetti e promozioni e ad una maggiore adesione alle convenzioni sanitarie.
Oltre le terme: la diversificazione dell’offerta
Dall’indagine condotta tra le imprese delle località termali emerge una strategia di diversificazione dell’offerta, con servizi sempre più orientati al turismo culturale, naturalistico ed enogastronomico. Tra i servizi complementari più diffusi spiccano biciclette, transfer per gli hub di trasporto, visite guidate, servizi per le famiglie e noleggio di attrezzature sportive. La ricerca suggerisce inoltre nuovi cluster di visitatori su cui investire, come giovani, famiglie e turisti interessati a un’offerta più ampia di intrattenimento e cultura.
I punti di forza del comparto restano il brand consolidato, la qualità delle acque e delle strutture, i servizi di cura e il buon rapporto qualità-prezzo, mentre il settore dovrà lavorare per potenziare l’intrattenimento e la diversificazione dell’offerta, puntando su pacchetti esperienziali e nuove convenzioni per ampliare il target di riferimento.
Prospettive future: un settore in evoluzione
Nella seconda parte del focus group, i dati presentati hanno stimolato un dibattito approfondito tra i partecipanti, evidenziando le sfide e le opportunità per il turismo termale. In particolare, è emersa la necessità di strategie mirate per rilanciare il settore, integrandolo maggiormente con il territorio e le destinazioni turistiche di riferimento e intercettando nuovi cluster di prodotto e di target. Il confronto ha sottolineato l’importanza di investire in innovazione, sostenibilità e ricerca, così da garantire una crescita equilibrata e duratura, senza dimenticare la leva di sviluppo legata alla capacità organizzativa e di governance delle destinazioni termali.