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Prodotti di qualità e turismo: un nuovo modo di guardare ai territori

Il nuovo Rapporto dell’Osservatorio del turismo DOP, promosso da Fondazione Qualivita e Origin Italia, analizza per la prima volta l’impatto delle filiere DOP e IGP sul turismo italiano. Un’analisi aggiornata del fenomeno, che, basandosi su indagini dirette e fonti istituzionali, approfondisce attivitànormativastudi e dati per ripensare il legame tra eccellenze agroalimentari e sviluppo turistico.
Il binomio turismo/prodotti di qualità non è una novità, ma la lettura che ne dà l’Osservatorio del turismo DOP  della Fondazione Qualivita nel suo 1° Rapporto sul turismo DOP è sicuramente innovativa.La Fondazione insieme a Origin Italia, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche, ha studiato le realtà dei prodotti DOP e IG in tutta Italia e l’impatto positivo che queste hanno sui flussi turistici e sulla spesa turistica, specialmente quando sono abbinate a riconoscimenti culturali come quello UNESCO.
 
Il Veneto in testa alla classifica regionale
È stato creato un indice composto da sette dimensioni – agricoltura, dop economy, flussi turistici, eventi, infrastrutture, valorizzazione e in-formazione – e stilata una graduatoria regionale che vede il Veneto davanti a tutti.Il Rapporto ha infatti incoronato il Veneto al primo posto della classifica prima di Toscana ed Emilia-Romagna. Con 95 attività di turismo DOP riferite a 69 prodotti a Indicazione Geografica, 35 Consorzi riconosciuti e 13 in attesa di riconoscimento, il Veneto si distingue anche per la proposta di eventi legati al patrimonio vinicolo e al cibo DOP e IGP, che nel 2024 sono stati ben 49.
 
Immagine tratta da “1° Rapporto Turismo DOP”, Fondazione Qualivita
 
Un’offerta fatta di eventi, “strade” e riconoscimenti
Tra gli eventi del 2024, il trekking escursionistico “Moonlight Lessinia”, organizzato con la collaborazione del Consorzio per la Tutela del Formaggio Monte Veronese DOP nel Parco Naturale della Lessinia (VR) che valorizza l’altipiano con iniziative durante tutto l’anno per scoprire il lavoro nei pascoli e nelle malghe della filiera DOP con escursioni e degustazioni guidate. Il primato del Veneto è evidente anche nel numero delle “strade” del vino e dei sapori presenti in regione, per i riconoscimenti nazionali, regionali e i quattro patrimoni UNESCO. Nella categoria infrastrutture del turismo DOP compaiono, ad esempio, il Parco degli Olivi a Cavaion Veronese, perfettamente integrato con il territorio e pensato per promuovereun modello di turismo sostenibile, perciò fruibile tutto l’anno con iniziative didattiche ed esperienze formative sulla filiera.
 
Il ruolo centrale della cultura enologica

Sono molteplici le testimonianze sul territorio regionale: a partire dal celebre MUVI, il Museo del Vino dei Colli Euganei, un’attrazione del territorio che integra esperienze didattiche e sensoriali sui vini; per poi passare alle Colline vitate del Soave, primo Paesaggio Rurale d’interesse storico, che unisce viticoltura storica e sostenibilità tramite specifici progetti ed itinerari turistici.
E come non citare il riconoscimento UNESCO alle Colline del Prosecco Conegliano e Valdobbiadene, che, con la collaborazione del Consorzio, oltre a promuovere attivamente un modello di turismo sostenibile, si adopera per unire gli attori del territorio per favorire lo sviluppo della DOP. Qui si organizzano anche iniziative di divulgazione e promozione di azioni strategiche concrete per valorizzare questo tipo di turismo come il “Forum annuale sul turismo sostenibile dei Siti UNESCO”, un appuntamento di rilievo nazionale per il confronto su questi temi.

 
Clicca qui per scaricare il comunicato stampa di commento dell’Assessore Caner