Nel presente articolo si propone una lettura dei dati di sostenibilità turistica riferiti all’intero territorio del Veneto per l’anno 2025, a partire dal Destination Sustainability Index. Le elaborazioni si basano su indicatori e sotto-indicatori forniti da The Data Appeal Company, con l’obiettivo di offrire una panoramica divulgativa dei principali ambiti di valutazione.
Metodologia e obiettivi dell’analisi
Il tema della sostenibilità turistica in Veneto non può prescindere dalla forte diversificazione delle sue destinazioni, che spaziano tra contesti urbani, montani, lacuali e balneari, con livelli di maturità e pressioni turistiche molto differenti. È bene considerare che gli indicatori di sostenibilità esprimono il loro massimo potenziale analitico a scala di singola destinazione, dove è possibile interpretare in modo più puntuale dinamiche e criticità. Di seguito viene proposta invece una lettura a livello regionale con l’obiettivo di restituire il senso degli indicatori e delle dimensioni che l’Osservatorio del Turismo Regionale Federato ha a disposizione, offrendo una prima chiave di interpretazione complessiva. Per valutazioni approfondite e operative, l’analisi rimanda necessariamente a focus dedicati sulle singole destinazioni.
Come si posiziona il Veneto nel 2025
Il Destination Sustainability Index (DSI) di Data Appeal rappresenta uno strumento di sintesi avanzato per valutare la sostenibilità turistica di una destinazione attraverso un approccio data-driven. L’indice si fonda su quattro pilastri – socio-culturale, overtourism, destination management e ambientale – che, integrando dati digitali, flussi, percezioni dei visitatori e indicatori territoriali, restituiscono una fotografia articolata delle performance e delle aree di miglioramento. Nel 2025 il Veneto registra un valore complessivo di 70,8, delineando un quadro complessivamente positivo ma con margini di intervento mirati.
Pilastro socio-culturale, un punto di forza consolidato
Con un punteggio di 91,26, il Socio-cultural pillar emerge come l’area di maggiore eccellenza per il Veneto. La regione mostra una forte vitalità culturale (Cultural Index 92,06), una dotazione significativa e ben gestita di verde urbano(Urban Green Index 90,77) e un’elevata inclusività (Inclusivity Index 94,19). Positiva anche la valutazione dell’accessibilità tramite trasporto pubblico (83,66), seppur con margini di miglioramento. Nel complesso, questi risultati confermano il buon equilibrio tra qualità dell’esperienza turistica e benessere delle comunità locali.
Destination management e overtourism: buone performance, ma attenzione alla stagionalità
Il Destination management pillar raggiunge un valore pari a 74,66, sostenuto da un sentiment dei visitatori molto elevato (85,66) e da una buona fiducia nella destinazione (Travel Barometer Index 73,77 – dato che riflette il livello di benessere turistico della destinazione, in questo caso molto positivo). La principale criticità riguarda l’equilibrio stagionale (Seasonal Balance Index, pari a 49,47), che evidenzia una concentrazione dei flussi in periodi specifici dell’anno. Chiaramente alcune destinazioni, come quelle della costa e del lago, dalla spiccata stagionalità estiva, concorrono al complessivo ribasso di questo valore in termini regionali.Sul fronte dell’Overtourism pillar (67,1), il Veneto mostra una pressione turistica e dell’offerta relativamente sotto controllo (rispettivamente 74,55 e 78,48), mentre il basso peso delle OTA (29,46) suggerisce una distribuzione dei flussi meno intermediata e potenzialmente più governabile.
Pilastro ambientale, la principale sfida per il futuro
Il pilastro ambientale è quello che registra i valori più contenuti (50,19), segnalando l’area prioritaria di intervento. In particolare, la copertura naturale (45,5) e la qualità dell’aria (54,87) indicano criticità strutturali legate all’urbanizzazione, alla mobilità e alla pressione antropica. Si tratta di aspetti che incidono non solo sulla sostenibilità turistica, ma più in generale sulla qualità della vita dei residenti e sull’attrattività di lungo periodo della destinazione.
Una sostenibilità solida, ma da riequilibrare
Nel complesso, il punteggio medio di 70,8 colloca il Veneto su un buon livello di sostenibilità, trainato soprattutto dalle dimensioni socio-culturali e dalla qualità dell’esperienza turistica. Le principali sfide future riguardano il rafforzamento delle politiche ambientali e una gestione più efficace della stagionalità, elementi chiave per garantire uno sviluppo turistico realmente equilibrato e resiliente nel medio-lungo periodo.
