Per la prima volta viene superata la soglia dei 100 milioni di passeggeri tra gennaio e giugno, un record che proietta le previsioni annuali verso il raddoppio di cifra. I recenti dati Assaeroporti sugli aeroporti italiani mostrano, infatti, una crescita a doppia cifra per il traffico passeggeri nel Paese nei primi sei mesi dell’anno. Sostanzialmente tutti gli scali aeroportuali italiani hanno beneficiato di questa crescita, a partire dai due hub Fiumicino e Malpensa
Gli aeroporti del Nordest
Anche per gli aeroporti del Nordest, che nel mese di luglio sono stati frequentati da 2 milioni di passeggeri e oltre 10 milioni dall’inizio dell’anno, si conferma il trend ascendente, con un +2% sullo stesso periodo del 2023. Per approfondire si veda nota Save.
L’aeroporto di Venezia
Il primato è dell’Aeroporto di Venezia, che supera i livelli di traffico del 2019 nei primi sette mesi dell’anno movimentando 6,5 milioni di passeggeri. Interessante notare come l’81% di traffico abbia riguardato destinazioni internazionali, con una media mensile che si aggira attorno a 1 milione di passeggeri. Gli stranieri che hanno frequentato l’Aeroporto sono stati soprattutto inglesi, spagnoli, tedeschi e francesi, ma ci si aspetta una virata verso l’estremo Oriente quando, a partire da settembre, sarà attivato per tutto l’anno il collegamento trisettimanale con Shanghai tramite la compagnia China Eastern Airlines (con una stima di trasporto per il primo anno di 70 mila passeggeri).
Gli aeroporti di Treviso e Verona
Anche gli scali di Treviso e Verona mantengono alte lo loro prestazioni rispetto al 2023, con il primo sostanzialmente in linea e il secondo al +2,4% rispetto a luglio 2023. Nel mese i passeggeri stranieri a Treviso sono stati soprattutto spagnoli, albanesi e romeni, mentre a Verona primeggia lo scalo domestico, che precede inglesi, spagnoli, tedeschi e greci.
Considerazioni
Resta da capire se l’aumento del traffico e dei voli nella stagione estiva negli aeroporti italiani e europei, che sta causando non pochi disagi ai viaggiatori, sia destinato ad una crescita governata, come rassicura Enac, o se invece continuerà a procurare inefficienze con ripercussioni sulla qualità dei servizi offerti.
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