Lo scorso 17 giugno, presso il Best Western CTC Hotel a San Giovanni Lupatoto (VR), si è tenuta la prima edizione del Forum MICE Veneto, che ha attirato una platea di 150 partecipanti. L’evento è stato promosso in partnership dalla Regione del Veneto e dal Venice Region Convention Bureau Network con l’obiettivo di approfondire “Le rotte della promozione: strategie nazionali e internazionali per la meeting industry”. Di seguito gli highlights elaborati dall’Osservatorio su dati Convention Bureau Italia e Gaining Edge.
Le destinazioni venete nella top 20 nazionale
Nel panorama MICE italiano (Meeting, Incentive, Conference, Exhibition), il Veneto si conferma una delle regioni più attive e consolidate, con Venezia, Padova e Verona tra le destinazioni più rilevanti a livello nazionale e internazionale. Venezia guida la classifica regionale come riferimento globale per eventi di prestigio, seguita da Padova, che si distingue per l’alta concentrazione di capitale intellettuale, e da Verona, solida nella proposta fieristica e congressuale. Treviso e Vicenza servono prevalentemente il mercato nazionale, mentre Belluno e Rovigo offrono occasioni di nicchia a livello locale.
Italia e capitale intellettuale: Padova tra le protagoniste
L’Italia si colloca al quinto posto a livello globale nella classifica dei Paesi con il più alto numero di meeting internazionali. Poco dopo Roma e Milano, che si posizionano ai vertici delle città italiane ospitanti, Padova emerge come l’unica città veneta tra le prime 10 italiane, con 196 eventi MICE ospitati (tra congressi di grandi e medie dimensioni). La sua forza risiede in un solido ecosistema accademico e scientifico, con l’Università di Padova come punto di riferimento, affiancata da Verona, Ca’ Foscari e IUAV a Venezia, e altre strutture ospedaliere e di ricerca a Treviso, Conegliano e Rovigo.
La valutazione delle destinazioni MICE in Veneto
Il Veneto presenta un’offerta MICE articolata su più territori e con un andamento in crescita: centri come il Padova Congress Centre, il Venice Convention Centre e Veronafiere offrono spazi modulari e di grandi dimensioni. Nonostante questo, persistono alcune criticità. Ad esempio Venezia, pur ben collegata a livello aereo, è percepita più come meta leisure che congressuale; Padova concentra il capitale intellettuale ma ha una capacità alberghiera limitata; in generale le sedi sono spesso orientate alle fiere più che ai congressi; emerge infine uno sviluppo disomogeneo tra le destinazioni.
Prospettive e raccomandazioni per il futuro
Il Veneto ha tutte le carte in regola per posizionarsi come ecosistema MICE integrato e competitivo, ma servono azioni concrete per valorizzare in primis ogni destinazione secondo le sue vocazioni specifiche: Padova per i congressi scientifici, Venezia per eventi di lusso e respiro globale, Verona per fiere e cultura, Vicenza per design e industria, Treviso per PMI e creatività, Belluno per sostenibilità e ritiri aziendali, Rovigo per innovazione agroalimentare. Serve poi una strategia coordinata per valorizzare un sistema ricco ma ancora parzialmente frammentato: investimenti mirati e rafforzamento della rete regionale possono fare la differenza per il futuro del settore.