Di seguito un’anteprima della newsletter “Turismo: Tendenze & Prospettive – luglio 2025 parte II” realizzata in collaborazione con SL&A, che propone aggiornamenti costanti sul turismo. Si concentra soprattutto sulle previsioni basate su dati, studi e ricerche affidabili.
17 luglio. L’EUROPA È ANCORA LA META PREFERITA?
Secondo il barometro dell’European Travel Commission, se noi Europei viaggiamo sempre di più verso mete “esotiche”, lo stesso non si potrebbe dire per gli altri, che in quota scelgono sempre meno il “Vecchio Continente” come destinazione, soprattutto per motivi economici. La maggior parte degli intervistati, infatti, percepisce l’Europa come una meta molto costosa (e non hanno tutti i torti), e questo rappresenterebbe il principale ostacolo. Rispetto allo stesso periodo del 2024, le intenzioni di viaggio verso l’Europa sarebbero passate dal 41% al 39%. I Paesi emissari di domanda dove si registrerebbe il calo maggiore sono il Giappone, con una diminuzione del 13%, seguito dagli Stati Uniti (-7%, e si capisce), dal Brasile (-6%) e dal Canada (-5%). Al contrario, la Cina è il Paese con l’aumento più significativo: il 72% degli intervistati cinesi prevede di venire in Europa, con un incremento del 10% rispetto all’anno scorso. A vederle dall’Italia, queste previsioni sembrano un po’ campate per aria, ma come al solito sarà il consuntivo, “La Storia”, a dare torto o ragione.
15 luglio. AIRBNB: È TUTTO ORO?
Secondo l’analisi di Nomisma per Airbnb, questa genererebbe un impatto economico significativo per l’Italia, con un valore di 20 miliardi. Inoltre, la piattaforma avrebbe un impatto positivo su altri settori, quali attività locali, trasporti e ristorazione, creando 139.000 posti di lavoro (Quali? In quali settori? Con quali forme contrattuali?). Airbnb avrebbe avuto un ruolo rilevante anche sul settore immobiliare, riutilizzando case inutilizzate e sfitte. In Italia, infatti, il 13% degli immobili risulta vuoto e solo l’1,1% del patrimonio complessivo degli immobili è destinato agli affitti brevi. Comunque, a conferma del furbettismo etichettato “disruptive”, dopo la maggiore regolamentazione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) a partire da gennaio 2025, gli affitti brevi sono calati del 15%. Airbnb, a suo dire, adotta misure per tutelare le città, distinguendo tra host occasionali e professionali e versando l’imposta di soggiorno, quando prevista, per garantire la massima trasparenza. Infine, la piattaforma promuoverebbe un turismo più sostenibile, redistribuendo i flussi verso le aree meno centrali: oggi, infatti, la metà dei pernottamenti avviene al di fuori delle grandi città. Nelle comunità più piccole, la presenza di Airbnb avrebbe favorito la crescita del reddito delle microimprese locali fino al 23%, contrastando così lo spopolamento. Candidata per il Nobel, ma forse meglio l’Oscar per la migliore recitazione.
11 luglio. LE SOLITE VACANZE AD AGOSTO?
Le indagini svolte da Isnart per Unioncamere ed Enit affermano che i trend estivi sono più che positivi: otto camere su dieci sono già prenotate ad agosto, e si stima un giro d’affari di circa 15 miliardi di euro per le prenotazioni alberghiere. Attualmente, giugno ha registrato il 60% delle vendite, luglio il 70% e agosto l’80%, ma si prevede che si possa raggiungere il 90%. Secondo le statistiche sulle prenotazioni anticipate, la montagna insegue il mare in termini di preferenze, con rispettivamente il 76,6% e il 77,4% di prenotazioni già raccolte. Raccolgono ospiti anche le città d’arte (71,9%), e le “aree verdi” (75,5%). Inoltre, molti turisti quest’anno hanno deciso di viaggiare anche in autunno, e questo evidenzia una crescente capacità di destagionalizzare l’offerta turistica e di attrarre visitatori anche oltre i tradizionali mesi estivi. Buone notizie se il flusso si ripartisce, cattive se si assottiglia o si concentra troppo.
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