Di seguito la newsletter “Turismo: Tendenze & Prospettive – settembre 2025 parte III” realizzata in collaborazione con SL&A, che propone aggiornamenti costanti sul turismo. Si concentra soprattutto sulle previsioni basate su dati, studi e ricerche affidabili.
25 settembre. NOTIZIE DALL’ISLANDA: NON TUTTI I MALI…?
Il New York Times riporta che l’Islanda ha vissuto un’escalation turistica dopo l’eruzione del vulcano Eyjafjallajökull nel 2010, che paralizzò il traffico aereo europeo, ma in compenso attirò l’attenzione mondiale su questa piccola ma eccezionale realtà. I visitatori sono passati da 500.000 a 2,3 milioni annui, trasformando radicalmente l’economia del Paese. Una simile crescita non poteva però passare senza traumi: mentre la Capitale Reykjavik si è riempita di negozi per turisti ed al contempo molte attività storiche hanno chiuso, località altrimenti sconosciute come Vik sono diventate centri turistici affollati tutto l’anno. Si dice che se prima ogni fattoria agricola aveva un proprio caseificio, adesso ha (anche) la propria attività ricettiva. La popolazione straniera è cresciuta fino al 17% del totale, con alcune città dove gli immigrati sono maggioranza. Nel frattempo, come risaputo, anche la natalità ha avuto un boom, e le scuole si stanno ripopolando. Gli islandesi giustamente si interrogano se questo sviluppo stia mettendo a rischio la loro cultura e identità. Il governo cerca di redistribuire i flussi turistici verso zone meno conosciute per rendere il fenomeno più sostenibile. In una qualche sua forma il futuro è cominciato: si stava meglio prima?
24 settembre. ITALIANI: MEGLIO SOLI?
ISTAT rileva che le persone “single” sono sempre di più e nel 2050 rappresenteranno il 41% dei nuclei familiari. “Single” è il termine eufemistico per dire “persone sole”, e comprende sia chi questo status lo rivendica, sia chi invece lo subisce. Questo cambiamento sta avendo ed avrà ovviamente un impatto significativo sui consumi: i risparmi legati alle confezioni “big size” diminuiranno a favore di formati monoporzione o più piccoli, pensati per il consumo individuale. Aumentano ed aumenteranno anche i servizi dedicati a semplificare la vita domestica, come le consegne a domicilio di piatti pronti, farmaci e spesa. Anche il mercato immobiliare dovrà adattarsi: le abitazioni tenderanno a essere più piccole, mentre verranno valorizzati spazi condivisi per favorire la socialità. I viaggi e le vacanze per “solo traveller” non hanno ancora una dinamica così chiara, se si escludono alcuni segmenti come le crociere. Anche questa è una forma di futuro, con i suoi pregi ed i suoi difetti.
6 settembre. “A PUNTARE SUL NERO PERDI SEMPRE…”
Secondo Affari e Finanza Las Vegas è in crisi profonda: a maggio 2025 l’aeroporto ha registrato un calo del 3,9% dei passeggeri, le presenze a giugno sono crollate dell’11,3% e l’occupazione delle camere è scesa all’85,3% (molti ci metterebbero la firma!). Le cause sono tre: l’impopolarità dell’America di Trump che allontana i turisti stranieri (i canadesi sono calati del 21,7%), il timore di recessione legato ai dazi che frena anche gli americani, e soprattutto il cambio di strategia dei resort che abbandonano la classe media per puntare sui super-ricchi, ma questi ultimi preferiscono destinazioni più sofisticate. Il risultato è che i vecchi clienti non possono più permettersi Las Vegas, mentre quelli nuovi non arrivano. Rien ne va plus?
5 settembre. GOOGLE STA RISCHIANDO?
Ky4Biz segnala che l’intelligenza artificiale ha già trasformato il modo di cercare online, privilegiando risposte immediate in forma conversazionale anziché tradizionali elenchi di link. Negli Stati Uniti, gli utenti che utilizzeranno l’AI come primo strumento di ricerca potrebbero passare da 13 milioni nel 2024 a oltre 90 milioni nel 2027. Sta emergendo così il fenomeno della “zero-click search”, ovvero gli utenti non visitano alcun sito web. Quando Google presenta un AI Overview i clic sui link si dimezzano, passando dal 15% all’8%. Questa dinamica colpisce anche testate importanti come il New York Times, che ha visto un calo di utenti dal 44% nel 2022 al 36,5% nel 2024. Per questo motivo, L’Independent Publishers Alliance ha denunciato Google alla Commissione Europea, accusandola di abuso di posizione dominante. L’accusa sostiene che a causa dell’AI Overview (di proprietà del colosso di Mountain View), gli editori rischiano di perdere lettori se permettono l’uso dei loro contenuti, o di sparire dai risultati se li bloccano. AI Overview è una scorciatoia utile, ma non indolore.
