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TURISMO: tendenze & prospettive – speciale vacanze italiani

turismo tendenze e prospettive dicembre 2023

Di seguito un’anteprima della newsletter “Turismo: Tendenze e prospettive” –   speciale vacanze italiani, realizzata in collaborazione con SL&A, che propone aggiornamenti costanti sul turismo. Si concentra soprattutto sulle previsioni basate su dati, studi e ricerche affidabili.
In questo numero speciale affronta invece il tema delle Vacanze degli Italiani nel 2023.
È una delle indagini più importanti del turismo italiano, viene effettuata dal 1959, e ha dato conto come nessun’altra fonte dell’evoluzione strutturale dei nostri comportamenti.
Le opinioni, per quanto importanti, le lasciamo come sempre ai nostri lettori: lavoratori, decisori, manager, operatori, professionisti del settore

SE CEDE LO “ZOCCOLO DURO”

Storicamente l’Italia è stata meta di turisti italiani: all’80% facevamo vacanze in patria, quasi nella stessa percentuale ci auto-organizzavamo senza l’aiuto di Agenzie e Tour Operators, per il 60% andavamo nella nostra regione o in quelle confinanti, in larga maggioranza spostandoci con l’auto propria e pernottando in case di proprietà, di amici o parenti, o in affitto. Questo è stato il modello tradizionale che ha sostenuto l’offerta italiana fino al 2019 (l’anno-record, che per la prima volta ha visto negli esercizi ricettivi più stranieri che italiani), e anche durante il Covid. Anzi, è stato proprio questo modello di domanda che ha salvato il turismo italiano quando gli stranieri non potevano o non volevano venire. Ma il Covid, a quanto pare, ha cambiato molte cose, non sempre in meglio.

SALARI FERMI, LAVORO POVERO: MENO VIAGGI, MENO VACANZE

ISTAT ha pubblicato il report “Viaggi e Vacanze in Italia e all’estero – anno 2023”, analizzando il comportamento degli italiani per quel che riguarda i viaggi – pressoché stabili rispetto al 2022, ancora in calo rispetto al 2019 – che, nell’anno preso in considerazione, sono stati 52,1 milioni (-27% rispetto al 2019), il 79% dei quali ha una destinazione italiana, con il Nord capofila per potere attrattivo (38%); cresce del 50% la percentuale dei viaggi verso paesi extra-UE, facendo avvicinare ai livelli pre-Covid i viaggi oltre confine (21% contro il 23,9% del 2019). Diminuiscono i residenti nel nostro paese che abbiano effettuato almeno un viaggio, con una media di viaggi pro capite che non arriva a 1 (0,9 la media nazionale). E dire che intorno al 2008 eravamo arrivati a quasi cento milioni di viaggi, con le vacanze brevi (1-3 notti) che avevano sorpassato quelle lunghe (4 notti e oltre). La media di viaggi pro-capite era arrivata a 1,7, quasi il doppio di adesso. “Non sono i soldi che vanno in vacanza, ma senza soldi non si va in vacanza”, e il fatto che i salari reali siano i più lenti a crescere in tutta l’Unione europea una certa qual responsabilità ce la deve pur avere!

RAGGIO CORTO, CON QUALCHE ECCEZIONE

Gli italiani che hanno viaggiato all’estero nel 2023 hanno scelto principalmente mete europee (82%), con il podio composto da Spagna (13,4%), Francia (10,7%), Germania (7,1%). Tra le mete extra-europee, Egitto (4,3%), Stati Uniti (2,8%) e Marocco (2,3%) si riconfermano anche per il 2023 le destinazioni preferite per le vacanze lunghe. In Italia la regione preferita per le vacanze è la Toscana (11,6%), seguita da Emilia-Romagna e Lombardia, mentre per i viaggi di lavoro il primo posto se lo aggiudica la Lombardia, seguita da Lazio e Toscana, che insieme totalizzano il 42%.

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