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Classificazione dei comuni per densità turistica

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Classificazione dei comuni per densità turistica – La Legge 17 luglio 2020, n. 77, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. La norma prevede, all’art. 182, che l’Istituto nazionale di statistica definisca una classificazione delle attività economiche con riferimento alle aree ad alta densità turistica. Il fine è quello di evidenziarne il nesso turistico territoriale e consentire l’accesso a misure di sostegno mirate in favore delle imprese dei settori del commercio, della ristorazione e delle strutture ricettive colpite dalla prolungata riduzione dei flussi di turisti.

La normativa nel dettaglio

A tale scopo, la normativa ha indicato come riferimenti informativi utili alla “individuazione, sul territorio, delle aree a maggiore densità turistica ovvero prossime ai siti di interesse”. La classificazione relativa alla territorialità delle attività turistico-alberghiere, che aveva portato all’individuazione di aree territoriali omogenee per l’applicazione degli Studi di settore. Oltre a ciò, le rilevazioni sulla capacità di carico turistica del Mibact e gli indicatori di densità turistica dell’Osservatorio nazionale del turismo, che misurano il rapporto tra il numero di presenze turistiche e la superficie del territorio, tenuto conto della popolazione residente.

L’Istat ha quindi proceduto, sulla base delle ultime informazioni disponibili, a classificare i Comuni italiani secondo due aspetti (si veda nota metodologica successiva):

Categoria turistica prevalente

La “categoria turistica prevalente”, cioè la vocazione turistica potenziale del Comune individuata prevalentemente sulla base di criteri geografici (vicinanza al mare, altitudine, ecc.) e antropici (grandi Comuni urbani). 

Densità turistica

La “densità turistica”, si esprime con un set consistente di indicatori statistici comunali definiti per misurare la presenza di dotazioni infrastrutturali, la presenza di flussi turistici e l’incidenza a livello locale di attività produttive e livelli occupazionali in settori di attività economica tourism oriented, cioè riferiti in modo specifico al settore turistico e/o culturale. Tutti gli indicatori statistici sono stati sottoposti a procedure di sintesi per favorirne la lettura e l’analisi, e descritti in termini di quintili.

 

 

.Clicca qui per approfondire la normativa e la nota metodologica di riferimento

(fonte ISTAT)