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Bilancio 2020 e aspettative 2021

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Bilancio 2020 e prospettive 2021- il report in collaborazione con SL&A . Quasi archiviato il 2020, seppur con una fine anno all’insegna delle chiusure, il mondo del turismo guarda avanti con la spinta, in prospettiva, che le campagne di vaccinazione gradualmente
avviate accrescano la fiducia dei consumatori e contribuiscano a diminuire le restrizioni ai viaggi che hanno caratterizzato l’anno che si sta concludendo.

Il bilancio ISTAT

Non vi è dubbio che il Covid-19 sia stato – a livello mondiale per diversi settori, e in maniera particolare per il traffico aereo e per il turismo- l’evento più disastroso dopo la seconda guerra mondiale, e neppure paragonabile per intensità alle torri gemelle nel 2001 o alla crisi economica del 2009.
Un primo bilancio sommario su dati ufficiali (ISTAT) ci dice che nell’agosto del 2020 le notti trascorse dai turisti in Italia sono state del 26% inferiori a quelle del 2019: è un dato molto grave in assoluto, ma anche il segno che la tenuta della domanda italiana (che non è andata all’estero) rispetto a quella straniera (che non è venuta in Italia: -55%), ha in una certa misura funzionato, più o meno dimezzando le perdite.

Le destinazioni più avvantaggiate

Se ne sono avvantaggiate di più le destinazioni di mare, i laghi, le montagne. Hanno subito i danni peggiori le città, il turismo d’affari, i mezzi di trasporto collettivi. Quindi, in sintesi, tutto il turismo incoming da paesi extra Unione Europea, compresa ormai anche la Gran Bretagna.

Gli scenari per il futuro

Gli scenari dell’Organizzazione mondiale per il turismo (UNWTO) per il periodo 2021-2024 indicano un primo riavvio del turismo internazionale entro la seconda metà del 2021. Tuttavia, un ritorno ai livelli del 2019 in termini di arrivi internazionali potrebbe richiedere dai 2 anni e mezzo ai 4 anni.
Che si guardi lontano è confermato anche dai dati che riguardano il traffico aereo. Secondo Tripadvisor solo il 30% dei viaggiatori è intenzionato a prendere l’areo nel breve periodo, e addirittura solo il 5% a partire su rotte intercontinentali.

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