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Anche le città d’arte venete vedono rosa

Città d'arte

Anche le città d’arte venete vedono rosa. Giugno rappresenta un mese di anche per le strutture ricettive delle città d’arte.
Quest’ultime hanno raggiunto un tasso di occupazione medio pari al 62,4%, appena sotto ai risultati che avevano contraddistinto il 2019.

I canali di vendita attraverso i quali i turisti acquistano il loro soggiorno stanno gradualmente mutando. Nonostante le Online Travel Agencies (OTA) siano ancora utilizzate da più di un terzo della totalità di visitatori, giugno 2022 fa registrare un notevole aumento delle prenotazioni attraverso i siti web delle singole strutture ricettive (5,3%), ma anche del diretto offline che risulta essere pari a 39,4% della camere vendute.

I risultati di Unioncamere, che interroga trimestralmente le imprese turistiche per l’elaborazione di indagini congiunturali., avvalorano quelli di H-Benchmark.

Si tratta di un cambiamento estremamente positivo, che va verificato nel suo consolidarsi nel tempo. 

Le singole imprese e le destinazioni in primis dovrebbero infatti far fronte all’aggressività delle OTA, attraverso la promozione dei canali alternativi (offline, diretto web, portali di destinazione) in modo tale che si massimizzino gli effetti economici di ricaduta sia per le strutture ricettive che per i territori.

All’interno della sezione Hospitality Data Intelligence è ora possibile consultare i dati relativi ai canali di vendita, oltre quelli sul tasso di occupazione.