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Viaggiare con la bici 2023: il cicloturismo in Italia e nel Veneto

cicloturismo veneto

“Viaggiare con la bici 2023 – Terzo Rapporto Italiano sul Cicloturismo” trova nel partenariato tra l’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (ISNART)  e Legambiente la giusta coniugazione tra i valori economici, culturali ed ambientali che il cicloturismo rappresenta. Nasce dall’intuizione prima e dalla comune consapevolezza ora del peso e dell’importanza dell’economia che ruota attorno al mondo della bicicletta e del cicloturismo
Quello che nel 2019 poteva sembrare un fenomeno di cui monitorare il divenire, si è in questi anni andato rapidamente consolidando, anche grazie ad uno dei pochi portati positivi del lungo periodo pandemico, facendo del cicloturismo uno dei nuovi turismi emozionali ed esperienziali a più rapida crescita. 

Lo scenario del 2022: l’andamento  del cicloturismo

L’importanza del cicloturismo è facilmente riassumibile in pochi dati: i 33 milioni circa di presenze generate nel 2022, pari al 4,3% di quelle totali registrate in Italia, per un impatto economico diretto di 4,1 miliardi di euro (stime Isnart, Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio 2022) e il record di 22 milioni di biciclette ed e-bike vendute in Europa nel 2021.
Non è quindi un caso che questo Terzo Rapporto Italiano sul Cicloturismo fotografi un mercato oggi consolidato, caratterizzato da una domanda andata sviluppandosi verso forme di cicloturismo sempre più “pure” che, a propria volta, hanno innescato un’offerta ad alto valore aggiunto e posizionata nella fascia alta di mercato. 

Gli identikit: il cicloturista “puro” e il turista in bicicletta 

Vengono inoltre delineati due diversi identikit: il cicloturista “puro” e il turista in bicicletta, attraverso l’analisi di:

  • genere e generazione di appartenenza e titolo di studio
  • tipologia di vacanza,  tipologie di alloggio
  • motivazioni principali e complementari di vacanza
  • canali di comunicazione 
  • permanenza media e spesa media giornaliera
  • propensione a lasciare una “traccia” online sulla propria esperienza
La via italiana al cicloturismo

Successivamente il report indaga in modo approfondito l’evoluzione del cicloturismo nel nostro paese. L’Italia ha visto esplodere più di recente il fenomeno rispetto alle regioni europee settentrionali, dove la cultura della bicicletta è più diffusa e il mezzo è più utilizzato. Tre Regioni, Veneto (19,0% di cicloturisti), Trentino-Alto Adige (16,5%) e Toscana (11,4%) hanno da sole  attratto il 47% del flusso di cicloturisti  nell’ultimo anno.
L’indagine riprende poi quelle che sono le politiche nazionali in materia di cicloturismo e la nuova Cycling strategy varata dal Parlamento Europe che invita gli Stati membri ad aumentare significativamente gli investimenti nella costruzione di infrastrutture ciclabili e a sostenere politiche industriali per l’intero comparto.

Il Rapporto si pone quindi l’obiettivo di mantenere sul fenomeno  del cicloturismo l’attenzione che merita, a partire dalle diverse componenti del sistema camerale  che proprio in questi mesi sono chiamate ad esercitare un forte ruolo di supporto agli Enti territoriali nella messa a terra delle progettualità del PNRR; nonché, di rivendicare al cicloturismo la già  notevole valenza in termini di sviluppo e ricchezza dei territori, oltre che occasione importante di  socializzazione e di benessere psico-fisico.

UNA PANORAMICA SUL CICLOTURISMO IN VENETO

La strategia della Regione Veneto per lo sviluppo del cicloturismo

Il Veneto, grazie alle condizioni climatiche, alla concentrazione di città d’arte, alla conformazione geografica, alla varietà dei paesaggi e alla ricchezza enogastronomica è una destinazione cicloturistica con grandi potenzialità di sviluppo. Al fine di potenziare questi flussi turistici la Regione Veneto ha promosso un processo di sviluppo che si è concretizzato nelle seguenti principali iniziative: 

  1. Identificazione e infrastrutturazione nel tempo Rete dei percorsi ciclabili La Rete Escursionistica Veneta (REV),strategia turistica regionale del 2010 è attualmente costituita da 5 itinerari e 7 escursioni:  sono circa 1200 km di ciclovie, segnalate, cartografate e promosse dal sistema regionale. Si tratta dell’offerta regionale tra le più strutturate d’Italia, con all’interno percorsi di grande qualità: Treviso – Ostiglia da Treviso fino a Vicenza.
  2. Segnaletica: Progetto esecutivo di attuazione – tramite un accordo a partire dal 2020 con Veneto Strade – di un Piano regionale segnaletica turistica, che implementa il nuovo manuale della Segnaletica e che riguarda sia i percorsi cicloturistici (slow bike-montain bike) sia le ippovie che i percorsi escursionistici
  3. Promozione cicloturismo Slow – MTB – Road Bike: Promozione del  “Veneto Bike”, con la creazione e diffusione di una serie di supporti informativi e divulgativi (brochure, schede-itinerario, mappe, itinerari georeferenziati scaricabili dal sito regionale).

Le tipologie di cicloturismo nella Regione Veneto

Cicloturismo Slow

Per quanto concerne il cicloturismo slow, la Regione Veneto ha selezionato 4 (oggi 5 con la Treviso-Ostiglia) itinerari e 7 escursioni giornaliere per scoprire le ricchezze storico-artistiche e paesaggistiche del proprio territorio. Gli itinerari sono funzionali ad un turismo in bicicletta di più giorni, le escursioni si riferiscono ad un turismo con la bicicletta prevalentemente giornaliero.

ITINERARI                                            I1 Lago di Garda – Venezia 
I2 Anello del Veneto 
I3 La via del Mare
I4 Dolomiti – Venezia
I5 Treviso – Ostiglia (aggiunto nel 2018)

ESCURSIONI 
E1 Lunga via delle Dolomiti
E2 Anello dei Colli Euganei
E3 Anello della Donzella
E4 il GiraSile
E5 Ciclovie Isole di Venezia
E6 Ciclovia del Fiume Mincio
E7 Paesaggi di Palladio

cicloturismo veneto slow bike
Cicloturismo sportivo  (Road Bike – Mountain Bike)

Il Veneto è un area vocata anche al cicloturismo sportivo sia road che mountain bike grazie alla presenza delle colline, della Pedemontana, delle Prealpi e delle Dolomiti.  All’interno della Regione sono presenti aziende che hanno fatto la storia del ciclismo e che continuano ad essere ai vertici dei mercati internazionali per quanto riguarda la produzione di biciclette, accessori ed abbigliamento. Un altro punto di forza del territorio è senza dubbio la diffusione del ciclismo sportivo al cui interno troviamo società ed associazioni in grado di organizzare numerose gran fondo e gare di livello europeo ed internazionale.

Cicloturismo gravel

In forte espansione anche nella nostra regione il fenomeno del ciclismo Gravel, un segmento di mercato che si differenzia per coinvolgere personas con un’attitudine al viaggio, alle esperienze leisure ma allo stesso tempo utilizzare biciclette sportive e strumentazioni digitali. Il progetto “Gravel in the Land of Venice. Pedalare tra i vigneti”, entrato recentemente nel portale istituzionale www.veneto.eu,  include la top ten dei percorsi del Gravel scelti dalla Regione tra i 5.500 km (80 percorsi circolari): 

Cicloturismo e-bike

Negli ultimi anni si è assistito ad un incremento dell’uso delle biciclette elettriche con finalità turistiche. Questa innovazione tecnologica ha il pregio di allargare i target delle persone che scelgono una vacanza in bicicletta. Infatti la riduzione della fatica consente di proporre viaggi in bicicletta a persone anziane, a ciclisti poco allenati o a turisti che desiderano accompagnare in vacanza familiari o amici appassionati del muoversi in bicicletta. 

“Veneto in bicicletta” – la carta dei servizi per il turismo in bicicletta

Veneto in bicicletta” è la carta dei servizi dedicata al turismo in bicicletta in Veneto che ha  l’obiettivo di coinvolgere gli operatori del turismo nello sviluppo e nella promozione di un’offerta specializzata.
Mentre il pubblico ha la funzione di presidiare la governance del sistema cicloturistico e la gestione delle infrastrutture, compito degli operatori è garantire gli standard di accoglienza e dei servizi richiesti dal mercato. Questo non soltanto sulla scia di trend del momento, comunque rilevanti, ma per il riconoscimento dell’importanza di un turismo che genera e distribuisce valore nel territorio.

Il documento è frutto del lavoro con i club di prodotto del segmento bike, i quali hanno partecipato ad incontri di coordinamento tematici e ad un’indagine online con la finalità di definire lo stato dell’arte dell’attuale sistema organizzativo. Inoltre, i requisiti di qualità presentati derivano da un’analisi di benchmark con regioni europee leader nell’offerta di cicloturismo.

La Carta è quindi una base condivisa da cui partire per soddisfare le esigenze specifiche delle diverse nicchie di mercato e cerca di dare uno standard di base su cui l’ingegno degli operatori può elaborare nuove soluzioni.

Approfondisci qui il report completo “Viaggiare con la bici 2023” di ISNART e Legambiente

 

Immagine copertina: Matteo Danesin