Di seguito un’anteprima della newsletter “Turismo: Tendenze e prospettive” – giugno 2023, realizzata in collaborazione con SL&A, che propone aggiornamenti costanti sul turismo nell’era-Covid. Si concentra soprattutto sulle previsioni basate su dati, studi e ricerche affidabili.
Il lavoro segna un punto a proprio favore
Per Unioncamere/ANPAL si sta aprendo una estate calda di lavoro: 1 milione 373 mila assunzioni programmate entro agosto (567 mila solo a giugno), di cui oltre un milione nei servizi, e un terzo – 352.860 nuovi lavoratori previsti – solo nel turismo. È il settore che tira di più, con una crescita del 53% tra maggio e giugno, contro il 21,7% della media. Chiaramente i problemi di “mismatch” e difficile reperimento non sono evaporati in un attimo: sono infatti ulteriormente cresciuti del 6,8% rispetto all’anno scorso. Il massimo della difficoltà a trovare lavoratori si colloca nel Nord Est, il top in Trentino Alto Adige (57,8%). Anche per questo cresce la domanda di lavoratori immigrati, che raggiungono il 20% delle nuove posizioni lavorative, crescendo di 18 mila unità rispetto al 2022. Ma forse il segnale più chiaro del braccio di ferro in corso sul mercato del lavoro è la crescita di quasi il 15% di contratti a tempo indeterminato: più garanzie, più risposte. Altro che fannulloni.
Esperienze, booster, effetto country, soft power.
È molto innovativa, interessante e stimolante la lettura dei fenomeni turistici proposta da un gruppo di ricercatori attivati da Banca Ifis per il 30° compleanno di Federturismo-Confindustria. Intanto, sulla falsariga degli “experience goods”, la domanda turistica viene considerata sulla base delle esperienze che ricerca e vive: su un totale stimato di 255 milioni di arrivi turistici (compresi escursionisti ed ospiti di parenti e amici) si contano 352 milioni di esperienze, che “immettono” nel sistema un valore di 170 miliardi nel 2022. Ogni turista (o escursionista o ospite) prova quindi durante il suo viaggio in media 1,38 esperienze. Quali esperienze? Si raccolgono in 7 “pilastri della saggezza”, dal valore ben diverso tra loro: Natura e Svago valgono 63 miliardi, Cultura e Riscoperta dei Territori 49, MICE e Grandi Eventi 26, Enogastronomia 16, Shopping 13, BenEssere 2, chiude la Spiritualità che si deve accontentare di un solo miliardo. Nel costruire il GOAT (che non è una capra, ma the Greatest Of All Trips) “le esperienze giocano uno sport di squadra.
Quegli occhi allegri da italiano in gita.
Secondo ACS per Federalberghi abbiamo onorato in massa il ponte del 2 giugno: 15 milioni fuori casa, quasi tutti in Italia (94%), senza spendere troppo (28% hanno dormito a casa di parenti o amici; 12,4% nella seconda casa di proprietà). Con 425 € di spesa media pro-capite spalmati su 3 notti fanno quasi 7 miliardi di euro, un buon inizio di stagione. C’è tanta voglia di muoversi, ma il 45% di chi non lo ha fatto non se lo poteva permettere. Salute (10,6%) e famiglia (18,4%) hanno fatto il resto.
Vacanze all’estero tra sogni e realtà (assicurata).
IPSOS per Europe Assistance firma una indagine che, se fosse vera, decreterebbe il disastro del settore turistico italiano: “Vacanze 2023, un italiano su due andrà all’estero”. In realtà il 44% dei rispondenti, persone che andranno in vacanza, ha affermato che “ha in mente un viaggio in un paese straniero”. In particolare, si tratta di giovani 18-24enni, che al 73% bramano la Spagna, la Francia, la Grecia. Non dobbiamo certo ribadire la differenza che c’è tra il sogno, il desiderio, il “favor”, l’intenzione di acquisto da un lato, e la cosiddetta conversione, il momento della prenotazione dell’effettiva vacanza.
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