L’andamento del mercato del lavoro del settore turistico in Veneto nei primi sette mesi del 2023, illustrato dall’Osservatorio Regionale del Mercato del Lavoro, restituisce un quadro interessante in cui il comparto del turismo registra valori in crescita sia in rapporto con quanto accaduto lo scorso anno, ma soprattutto in confronto con il pre-pandemia. In generale i profili professionali più richiesti nel 2023 risultano essere in primis i camerieri di ristorante e poi i cuochi in strutture ricettive e ristoranti.
Nel periodo analizzato, la domanda di lavoro ha visto un rafforzamento nel numero dei lavoratori e nelle assunzioni, seppur con delle differenze nei volumi: le città d’arte detengono la quota più alta, con 37,6 mila assunzioni, considerando al loro interno la presenza di Venezia che concentra su di sé il numero più elevato di reclutamenti (24,5 mila – stabile sul 2022, +3% sul 2019), segnando per tutte le città complessivamente un +4% sull’anno precedente e un +7% sul 2019.
Il volume delle assunzioni
Il volume delle assunzioni cresce del +4% sul 2022, superando i livelli del 2019 del +13% nella costa veneta, che comprende tutti i comuni del litorale ad eccezione di Venezia, avviando oltre 28 mila contratti di assunzione, con una variazione percentuale simile a quella avvenuta nell’area delle Dolomiti. Segue l’area del Lago di Garda, con poco più di 15 mila reclutamenti e una crescita del +8% sul 2019 (+5% sull’anno precedente). I territori delle Colline del Prosecco e dell’Altopiano di Asiago hanno attivato un numero di assunzioni sensibilmente inferiori in termini di valori assoluti, che tuttavia dimostrano una crescita rilevante rispetto a quanto era accaduto nel 2019, registrando rispettivamente +17% e +20%.
Le imprese con maggior percentuale di assunzioni
Le assunzioni nei territori delle Dolomiti, del litorale e delle Terme hanno riguardato principalmente le imprese dei servizi di alloggio, mentre nelle città d’arte, nell’area delle Colline del Prosecco, di Asiago e del Garda le imprese che hanno attivato la maggior parte dei rapporti di lavoro sono quelle della ristorazione. Le città d’arte, in particolare, hanno visto un incremento nelle assunzioni anche nelle imprese dei servizi turistici, specialmente nel comparto dell’intrattenimento e dell’organizzazione di spettacoli, molto forti nelle città di Venezia e Verona, che guadagna un +40% sulle attivazioni rispetto all’anno scorso e +95% rispetto al 2019.
Considerando i picchi di stagionalità tipici delle attività turistiche, l’andamento delle attivazioni nei diversi ambiti territoriali nel 2023 si dimostra più aderente alle dinamiche del 2019, specialmente nelle città d’arte che presentano una tendenza più distribuita nel corso dei mesi rispetto a quanto accaduto lo scorso anno, come evidente conseguenza dell’aumento dei flussi di visitatori nella regione.
Le tipologie di contratto più utilizzate
Il contratto a tempo determinato è il più largamente utilizzato in tutte le aree territoriali, con un generale allungamento dei periodi di lavoro previsti. Complessivamente le assunzioni a tempo indeterminato risultano in crescita rispetto all’anno scorso e al 2019 e sono più presenti nelle città d’arte, Terme Euganee e Colline del Prosecco.
Tra le assunzioni sul litorale veneto, sul Garda e sull’Altopiano di Asiago il contratto di apprendistato ha il peso maggiore: risulta la seconda tipologia di contratto più utilizzata soprattutto sulla costa, che registra quasi 4 mila attivazioni nell’anno in corso, la maggior parte di tipo stagionale. La quota di lavoro stagionale aumenta in tutto il Veneto rispetto al 2022, tranne che nell’area termale.
Nel 2023 le assunzioni part time crescono in tutti i territori tranne che nel Garda, ma con quota variabile: si ricorre a questa tipologia di orario di lavoro soprattutto nelle aree dell’Altopiano di Asiago e in quella delle Colline del Prosecco.
Genere e provenienza degli assunti nel 2023
Rispetto al genere e la provenienza degli assunti nel 2023, si nota un certo equilibrio tra assunzioni di uomini e donne sulla costa, sul Garda e sulle Dolomiti, mentre invece prevale la componente maschile nelle città d’arte e quella femminile nelle terme, ad Asiago e sulle Colline del Prosecco. È in crescita comune il peso dei lavoratori stranieri, in particolare di provenienza extra-comunitaria.
Molto interessante quanto emerso sulla netta prevalenza dei giovani under30 tra gli assunti in Veneto nel 2023, in crescita sia rispetto al 2022 che a quattro anni fa. Fanno eccezione i territori di Terme e Garda, che registrano una maggioranza di assunti tra i 30 e 54 anni.