Vai al contenuto
Home » Notizie dall’osservatorio » TURISMO: Tendenze & prospettive – edizione ottobre 2023

TURISMO: Tendenze & prospettive – edizione ottobre 2023

turismo tendenze e prospettive dicembre 2023

Di seguito un’anteprima della newsletter “Turismo: Tendenze e prospettive” –  speciale ottobre 2023, realizzata in collaborazione con SL&A, che propone aggiornamenti costanti sul turismo. Si concentra soprattutto sulle previsioni basate su dati, studi e ricerche affidabili.

SOVRATURISMO: LE CITTA’ A MUSO DURO

 Se i governi nazionali o regionali non riescono ancora ad adottare iniziative incisive, le città, in sempre maggior sofferenza, hanno fretta e provano a fare da sé. Oggi ROMA invoca la libertà di plasmare l’imposta di soggiorno per de-concentrare i flussi alleggerendo il centro storico Unesco, e chiede maggiori poteri per contrastare l’abusivismo online, nelle more di una regolamentazione nazionale annunciata, ma di cui non si vede il traguardo.

Dopo Venezia e Barcellona, è soprattutto AMSTERDAM a muoversi su più fronti, aumentando la tassa di soggiorno dal 2024, diventando la città “più costosa” d’Europa e la quarta al mondo. Dal prossimo anno, i turisti pagheranno il 12,5% in più. La città sta anche pensando di introdurre un biglietto d’ingresso per i turisti giornalieri, qualcosa di simile a quanto approvato a Venezia il mese scorso.

Anche il Comune di FIRENZE ha approvato una delibera per porre fine alla nascita di nuovi Bed & Breakfast nell’area Unesco del centro storico cittadino. Per incentivare il ritorno a modalità di affitto ordinarie, la misura prevede l’azzeramento dell’IMU sulla seconda casa, per tre anni, per coloro che rinunceranno alle locazioni brevi. Secondo il sindaco Dario Nardella, nel 2016 c’erano meno di 6.000 appartamenti inseriti su Airbnb, oggi ce ne sono 14.378. In questo lasso di tempo, il costo medio dei canoni mensili per le locazioni ordinarie residenziali è aumentato del 42%. Solo nell’ultimo anno, del 15,1%.

IL LAVORO È IL CONTRARIO DEL TEMPO LIBERO, MA SENZA LAVORO NON SI FA TURISMO

 Le ore settimanali di lavoro a carico di un dipendente-tipo in tutti i Paesi europei, sono calcolate da Eurostat sia per chi è a tempo pieno che parziale, purché sia regolare, cioè con un contratto. In Italia si lavorano in media 37,5 ore la settimana ed è esattamente lo stesso orario medio che si è registrato, nel 2022, nell’Unione europea. In generale nei Paesi del Nord Europa un dipendente lavora meno rispetto ai Paesi dell’Est. Il record olandese è di 33,2 ore, ma c’è anche la Finlandia con 35,2 ore settimanali, e poi la Danimarca con 35,4 ore, lo stesso livello della Germania, per altro. Di contro nei Paesi dell’Est le ore settimanali al lavoro sono di più. Il massimo è in Serbia con 43,3, poi c’è la Polonia con 40,4 ore, la Romania con 40,2 e la Slovacchia con 39,6. Tra i motivi, il part-time: in Olanda pesa per il 38,4%, in Italia il 28,8%. Di più, nel nord Europa l’orario settimanale standard è di 33 ore che, al giorno, fanno 6,6 ore rispetto alle 8 ore standard previste nei contratti italiani. Conta anche la struttura economica: il lavoro part time si concentra infatti nei servizi, e non nell’industria.

CON LA CULTURA SI RIPRENDE A MANGIARE?

Secondo Valentina Montalto su LaVoce, che si basa su dati Eurostat 2023, l’occupazione culturale è in netta ripresa, soprattutto per le donne. In media, nei 27 paesi Ue è aumentata del 4,5% dal 2021 al 2022: del 3,86% per gli uomini e di ben il 5,12% per le donne. In aggiunta, l’occupazione culturale contribuisce di più a quella totale rispetto all’epoca pre-pandemica, passando dal 3,7% nel 2018 al 3,8% nel 2022. Ma se il dato aggregato è positivo, le differenze interne sono molte e contraddittorie, tutte da approfondire.

CLICCA QUI E SCOPRI DI PIÙ SU:
  • Parliamo ancora di città, piene di turisti e ricche di fatturati.
    Secondo gli indicatori di Italian Hotel Monitor di Trademark Italia, i primi sette mesi dell’anno mostrano un risultato in sensibile crescita rispetto al 2022 per l’industria alberghiera italiana, sia in termini di occupazione camere (+9,6 punti) che di prezzo medio camera (+11,3%), con una tendenza positiva del movimento turistico business ed ancor più di quello leisure, sostenuto dal ritorno in massa dei clienti extraeuropei.

  • Estate 2023: lago secco, città piena? Secondo Data Appeal – Ministero del Turismo, il bilancio è stato positivo per il turismo estivo in Italia, ma inferiore alle aspettative. Dal primo luglio al 20 agosto si è verificato un -8,3% di saturazione prenotazioni sulle OTA.

Leggi qui la newsletter completa Turismo: tendenze&prospettive – ottobre  2023