Se fino a ieri si contavano le quote di recupero del traffico aereo globale, oggi il mutamento di scenario è dietro l’angolo. Lo scoppio della guerra in Israele causerà un impatto non trascurabile per i viaggi da e verso il paese, con significative ripercussioni sulle rotte per il Medio Oriente e sui nuovi mercati incoming.
Il traffico aereo in Italia
In Italia, secondo Assaeroporti, il traffico aereo prosegue a crescere e a raggiungere risultati superiori alla media europea. Gli stessi scali maggiori, nonostante le criticità legate al personale, danno prova di efficacia nell’operatività e nella qualità del servizio. Un esempio su tutti: l’Aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino, che per la quinta volta di seguito è stato premiato come migliore d’Europa.
Ammodernamento e digitalizzazione
Ammodernamento e digitalizzazione sono i pilastri fondamentali per la competitività delle infrastrutture aeroportuali italiane, in un settore in cui l’adeguamento tecnologico è di estrema importanza per garantire l’efficienza nelle infrastrutture e nei sistemi di gestione del traffico. Di qui la buona notizia dell’approvazione del finanziamento della Banca Europea per gli investimenti ad Enav, la società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, per realizzare gli interventi di rinnovamento.
Le incognite legate alla congiuntura
Ma le incognite legate alla congiuntura continuano – e verosimilmente continueranno – a pesare, mentre alcuni cambiamenti in corso infiammano il dibattito pubblico, specialmente dal lato delle compagnie aeree. Dagli aumenti dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco, al ritardo delle forniture di aeromobili che pregiudica il mantenimento o ritarda l’apertura di nuove rotte, fino ai tentativi di definizione di una governance del trasporto aereo a livello locale, come il nuovo ddl asset sul caro voli recentemente approvato dalla Camera in Italia e la spinta dell’Europa verso modelli di offerta trasparenti, nell’ottica di garantire i diritti del passeggero di avere un bagaglio a bordo.
Le nuove modalità della spinta ai viaggi
Del resto, la spinta ai viaggi non sembra essersi esaurita, anzi trova sempre nuove modalità di esprimersi, anche in relazione alle conseguenze della condizione inflattiva e degli impatti del cambiamento climatico che favoriscono gli auspicati cambiamenti sulla stagionalità delle vacanze. Alcuni aeroporti, come quello di Perugia, hanno esteso le rotte estive ai primi mesi dell’autunno, che si sta caratterizzando per le anomale alte temperature, per poter viaggiare dall’Umbria fino al ponte del 1 novembre.
Il traffico aereo in Veneto
In Veneto, il Polo Aeroportuale del Nordest ha movimentato un totale di 14 milioni di passeggeri. Più basso il recupero sul valore relativo al mese di settembre, fortemente condizionato dagli scioperi.
Lo scalo di Venezia è notoriamente il più frequentato, con quasi 9 milioni di passeggeri tra gennaio e settembre 2023. Gli italiani sono i più presenti, seguiti dai passeggeri provenienti da Gran Bretagna, Spagna, Francia, Germania e dai nuovi mercati di Armenia, Giordania e Arabia Saudita.
Nello stesso periodo gli aeroporti di Treviso e Verona hanno movimentato rispettivamente 2,3 milioni e 2,8 milioni di passeggeri. Anche a Verona il principale mercato di provenienza è stato quello domestico, mentre a Treviso hanno primeggiato gli spagnoli. Tutti i dettagli sul traffico aereo in Veneto sono reperibili nell’ultima nota di SAVE.