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Turismo accessibile sulla Costa Veneta: un’opportunità di crescita

L’indagine “Accessibilità e inclusione”, commissionata dalla Conferenza dei Sindaci dei Comuni della Costa Veneta e realizzata da Village for all srl (ottobre 2024), ha analizzato lo stato del turismo accessibile nelle località costiere della regione. I risultati, presentati alla “Giornata dell’Albergatore” e qui sintetizzati, evidenziano l’importanza strategica di investire in accessibilità per favorire l’inclusione e migliorare l’offerta turistica.
Un’analisi dettagliata del turismo accessibile

Lo studio ha coinvolto dieci comuni della costa veneta e 107 imprese turistiche, rappresentative di 16 tipologie ricettive. Utilizzando il metodo CAWI con interviste mirate, l’indagine ha rivelato che il 43% delle imprese aderisce a progetti di turismo accessibile, con Bibione, Cavallino Treporti e Jesolo in testa per numero di strutture coinvolte. Solo il 14% degli operatori ha segnalato difficoltà nel rispondere adeguatamente alle esigenze dei clienti, mentre il 40% intende realizzare interventi migliorativi per l’accessibilità.

Chi sono i viaggiatori con esigenze di accessibilità?
La clientela con esigenze specifiche rappresenta una fetta importante del turismo costiero: il 98% delle strutture accoglie ospiti con difficoltà motorie, il 70,6% con esigenze alimentari, il 62,7% con necessità cognitive, il 23,5% con disabilità visive e il 20,6% con problematiche uditive. Le maggiori criticità segnalate dalle imprese riguardano barriere architettoniche interne ed esterne, come ascensori, camere non adeguate, piscine, spiagge e marciapiedi. Dall’altra parte, invece, i turisti lamentano difficoltà legate a percorsi pedonali e ciclabili, parcheggi riservati, accessibilità a ristoranti, spiagge e piscine.
 
Ostacoli e opportunità: le azioni necessarie per un miglioramento continuo
L’indagine ha fatto emergere un ulteriore aspetto rilevante, ovvero la scarsa conoscenza dei finanziamenti disponibili per l’accessibilità: solo il 33% delle imprese ne è a conoscenza e appena l’8% ha ricevuto fondi. Anche la comunicazione rappresenta una sfida: solo il 12% delle strutture considera importante promuovere l’accessibilità e appena il 21% ha una pagina dedicata al turismo accessibile sul proprio sito. Inoltre, il 39,3% delle imprese non è a conoscenza degli adempimenti relativi all’accessibilità digitale.
Per rendere la Costa Veneta un modello di turismo accessibile, è fondamentale intervenire su più fronti. Tra le priorità segnalate emergono la manutenzione di marciapiedi e piste ciclabili, il miglioramento del trasporto pubblico, una maggiore sensibilizzazione dei residenti e una gestione più efficace delle infrastrutture. Inoltre, è necessario promuovere corsi di formazione per gli operatori, creare un osservatorio sul turismo accessibile e valorizzare strumenti già esistenti come le linee guida sull’accessibilità e la Carta dell’Accoglienza in Veneto. Un impegno congiunto tra amministrazioni, imprese e associazioni può trasformare l’accessibilità in un vantaggio competitivo per l’intero comparto turistico.