Dalle nuove tendenze europee dei viaggi in aereo ai dati sul traffico che interessa gli aeroporti del Nordest. Tutti i dettagli nella nota mensile di SAVE.
Verso più benefit per i passaggeri
Mentre nei palazzi dell’Unione europea si lavora ad aumentare anche i diritti dei passeggeri, nei cieli d’Europa e non solo si stanno registrando nuove tendenze in merito ai viaggi in aereo. La Commissione Europea dei Trasporti ha infatti approvato l’aumento del rimborso minimo da 250 a 300 euro, ma rimangono ancora incerte le modalità per richiederlo (voli intra UE o di fascia larga, orario minimo di ritardo, etc.).
Tra le nuove proposte ci sono: bagaglio a mano gratuito fino a 100 cm (come totale della combinazione tra altezza, lunghezza e larghezza) e 7 kg di peso; niente spese di check-in per errori nei nomi o per far sedere i minori accanto ai genitori; libertà di scelta tra carta d’imbarco digitale o cartacea. “Piccoli” accorgimenti per rendere i viaggi più agevoli.
Onda lunga dopo l’estate
Si sta affermando una nuova tendenza nel settore dei viaggi aerei: il fenomeno della destagionalizzazione è sempre più diffuso e sempre più persone scelgono di posticipare le vacanze all’autunno, con un aumento delle prenotazioni di voli del 30-40% rispetto alla media degli anni passati. I motivi principali sembrano essere il caldo, i prezzi elevati e lo smart working, che spingono a evitare luglio e agosto per viaggiare.
Compagnie aeree come Delta Air Lines e ITA Airways registrano un forte aumento della domanda nei mesi di ottobre e novembre, mentre diversi aeroporti europei segnalano un divario nei flussi di soli 5-6 punti percentuali rispetto all’estate. L’estate si sta allungando fino a novembre.
Focus dei voli in Veneto
Trend che si riscontra anche nei dati degli aeroporti veneti: a fronte di un aumento dei passeggeri nei primi nove mesi dell’anno (sono quasi 14,8 milioni i passeggeri che hanno finora frequentato gli aeroporti del Nordest, con un aumento del 3,5% nei primi nove mesi dell’anno rispetto al 2024), quelli registrati nei mesi di luglio e agosto sono cresciuti “solo” dell’1,5% .
L’aeroporto di Venezia ha registrato 9,1 milioni di passeggeri da gennaio a settembre, di cui 1,2 milioni nell’ultimo mese. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si è registrato un incremento del +1,5%. I principali mercati di provenienza sono stati la Spagna, la Gran Bretagna, la Francia e la Germania, seguiti dal mercato domestico che rappresenta da solo il 20% del traffico. Secondo le indagini, il 62% del traffico del Marco Polo è costituito da incoming. Oltre 850.000 passeggeri hanno volato tra Venezia e le destinazioni intercontinentali servite dallo scalo (USA, Canada, Emirati Arabi, Qatar e Cina).
Per quanto riguarda l’aeroporto di Verona, si è registrato un aumento del 7% rispetto all’anno scorso, con 3,2 milioni di passeggeri. Il mercato domestico resta il principale, seguito da Regno Unito, Germania, Spagna, Albania ed Egitto. La crescita è trainata da Wizz Air, Air France e Jet2.com, mentre il 22% dei passeggeri è costituito da frequent flyer.
Anche lo scalo di Treviso, nei primi nove mesi, ha registrato una crescita: ha movimentato 2,46 milioni di passeggeri, il 5,7% in più rispetto ai tre trimestri del 2024. Il traffico è prevalentemente internazionale, con la Spagna, l’Albania e la Romania tra i principali mercati e Tirana, Bucarest e Bruxelles tra le destinazioni più frequentate. Circa il 14% dei passeggeri viaggia per motivi di visita a parenti e amici (VFR).
