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Digital Tourism 2021: il sistema turistico veneto

DIGITAL TOURISM 2021

Arrivato alla quinta edizione, è partita oggi la due-giorni di Digital Tourism 2021. L’evento vuole confermarsi punto di riferimento. Prima di tutto a livello regionale, ma anche a livello nazionale, per tutti gli operatori della filiera turistica sui temi strategici dell’innovazione del digitale.

Punto centrale degli interventi del mattino è stata la presentazione dei risultati dello studio sulla performance del sistema turistico veneto sul digitale voluto dalla Direzione Turismo della Regione Veneto.  La ricerca  è stata realizzata dallo Studio Giaccardi & Associati in collaborazione con Fondazione Comunica.

Lo studio sull’insieme delle destinazioni turistiche del Veneto e sulle loro imprese e sui loro attrattori è stato realizzato su 451 siti. Di questi, 346(76,7%) di soggetti privati e 105 (23,3%) di soggetti pubblici. Ripartiti su 12 cluster di offerta turistica, dei quali i più grossi sono Hospitality con 115 siti, Enogastronomia con 55 siti e Miti con 52 siti. Con una copertura dell’80% circa della popolazione regionale e del 72% dei Comuni veneti. Per 63 mila strutture ricettive e più di 754 mila posti letto.

I RISULTATI DELL’ANALISI

I risultati dell’analisi, sinteticamente comprendono:

  • L’analisi dei volumi medi di ricerca online della domanda finale classificati per OGD e cluster di offerta.
  • L’analisi dei valori medi di investimento dell’offerta locale (CPC, cioè costo per click) sempre classificati per OGD e cluster di offerta.
  • La cosiddetta SEO Autohority dei 451 siti classificata per cluster e per destinazione a confronto con oltre 58 milioni di siti turistici monitorati nel mondo.
  • L’analisi dei punti di forza e debolezza (analisi SWOT) dell’intero ecosistema digitale e dei 12 cluster, incluso il ranking di accessibilità dei siti da parte degli utenti finali.
  • 10 proposte di miglioramento data driven dell’ecosistema digitale turistico del Veneto, delle quali 6 proposte per “vuoti strategici” da affrontare  e 4 proposte per “pratiche” da sviluppare.
 
La dichiarazione dell’assessore regionale al turismo Federico Caner

“L’indagine – dichiara l’assessore regionale al turismo del Veneto Federico Canerrestituisce, nell’insieme e per cluster, luci e ombre del sistema dell’offerta turistica regionale. Fornisce indicazioni sulle strategie da intraprendere da parte della Regione, delle destinazioni, ma anche da parte delle imprese per colmare i gap evidenziati. È assolutamente centrale, utilizzare e ben programmate le risorse per le politiche di coesione 2021 – 2027. Con i fondi europei si confermano alcune delle azioni a sostegno delle imprese che hanno riscosso più attenzione, come gli aiuti alla rigenerazione delle strutture ricettive, allo sviluppo e consolidamento di club di prodotto e alle aggregazioni di imprese per la promozione sui mercati nazionali e internazionali. Inoltre, con la nuova programmazione intendiamo proporne di nuove per spingere verso la digitalizzazione e la trasformazione delle destinazioni in Smart Tourism Destination. Il tutto con un budget raddoppiato rispetto al settennato 2014-2020. In aggiunta, attraverso l’utilizzo delle risorse dell’FSE intendiamo porre al fianco delle aziende dei veri e propri ‘web angels’ per supportarle nell’utilizzo dei più moderni strumenti digitali”.

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