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TURISMO: tendenze & prospettive – marzo 2023

turismo tendenze e prospettive dicembre 2023

Di seguito un’anteprima della newsletter “Turismo: Tendenze e prospettive” – marzo 2023, realizzata in collaborazione con SL&A, che propone aggiornamenti costanti sul turismo nell’era-Covid. Si concentra soprattutto sulle previsioni basate su dati, studi e ricerche affidabili.

DESATURIAMO IL TURISMO?

Dopo l’Overtourism arriva da “Il Messaggero” un altro neologismo di cui non si sentiva particolarmente la mancanza. Siccome si preannuncia una stagione ricca di viaggi e partenze per gli italiani, ma anche di arrivi di turisti stranieri, ci preoccupiamo che troppi turisti rischiano di generare ingorghi, caos e condotte incivili. Oltre a pesare sull’ambiente e sul rispetto delle normative ecologiche e di preservazione della natura. In realtà di misure di gestione dei flussi che ne sono già a bizzeffe, ma guai a parlare di “numero chiuso”. 
Fondazione Dolomiti Unesco ha definito una strategia di intervento per la gestione della pressione turistica, ma alcune aree si sono già mosse in autonomia. Ad esempio, per tutelare l’ambiente da grandi flussi di turismo, al lago di Tenno, nel Garda Trentino, è stata ideata una fascia esterna e tutta intorno allo specchio d’acqua per monitorare e limitare gli arrivi.  Con l’arrivo della primavera, l’allarme riguarda anche le città d’arte. La prima a comunicare iniziative per disincentivare il sovraffollamento di visitatori è stata Venezia.

OBIETTIVO COMUNITARIO: DUE RUOTE

Marco Trabucchi sul Sole 24 Ore riporta che Il Parlamento Ue ha approvato una “Cycling strategy” e invitato gli Stati membri ad aumentare gli investimenti in infrastrutture ciclabili e a sostenere il settore. Si tratta di un piano di intenti, articolato in 18 punti, che parte da un assunto: la bicicletta deve essere riconosciuta come un mezzo di trasporto a pieno titolo, sostenibile e produttivo. Un settore che va incentivato attraverso una strategia europea finalizzata a raddoppiare in Europa il numero di chilometri percorsi entro il 2030. 
Il Parlamento europeo invita gli Stati membri a sostenere la produzione di biciclette e componenti “Made in Europe”, colmando il divario di investimenti e stimolando così la competitività dell’industria Ue, favorendo azioni concrete volte a stimolare il reshoring e la sicurezza della filiera, incoraggiando posti di lavoro di alta qualità, la creazione di poli ciclistici e il miglioramento della formazione professionale legata all’industria.

MENO VENDITA, PIU’ OSPITALITA’.

Alberghi e ristoranti in controtendenza nell’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio sulla demografia d’impresa, che ha tracciato il quadro del commercio nelle città italiane. A fronte di quasi 100mila attività di commercio al dettaglio sparite negli ultimi dieci anni – cui si aggiungono oltre 15mila imprese di commercio ambulante – alberghi, bar e ristoranti sono aumentati di 10.275 unità nello stesso periodo. La crescita dell’offerta turistica risulta più accentuata nei centri storici rispetto al resto dei Comuni.

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  • Il lavoro nel turismo italiano attraverso l’era Covid. È stata pubblicata la più grande raccolta sui dati del settore con approfondimenti regionali e di comparto, realizzata da SL&A Turismo e territorio. Leggi qui il compendio completo 
  • Oltre l’allarme, il lavoro da creare. Al di là delle “grida” allarmistiche di parte datoriale, che hanno anche ispirato un “tavolo” presso il Ministero del Turismo, secondo Excelsior Unioncamere nei prossimi cinque anni l’industria del turismo offrirà circa 300mila posti di lavoro, ma quasi un quarto di questi (74mila posizioni) resterà scoperto.
  • Oltre l’allarme, il lavoro si contratta localmente. Risultato importante per il comparto del turismo trentino. È entrato in vigore, infatti, il nuovo contratto integrativo provinciale, con la finalità di rendere il settore più innovativo e appetibile per imprese e collaboratori.
  • Oltre l’allarme, il lavoro si contratta in azienda. A conclusione di un lungo lavoro di confronto è stato sottoscritto con FILCAMS Veneto il Contratto integrativo aziendale del Gruppo Alajmo, che comprende 11 ristoranti d’eccellenza tra Padova, Venezia, Parigi e Marrakech con oltre 200 dipendenti, per introdurre miglioramenti normativi e retributivi a favore del proprio personale.

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