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TURISMO: tendenze&prospettive – edizione agosto 2023

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Di seguito un’anteprima della newsletter “Turismo: Tendenze e prospettive” – agosto 2023, realizzata in collaborazione con SL&A, che propone aggiornamenti costanti sul turismo nell’era-Covid. Si concentra soprattutto sulle previsioni basate su dati, studi e ricerche affidabili.

NON È TUTTO ORO QUELLO CHE ATTRACCA

Amsterdam vieterà l’accesso alle navi da crociera per contrastare il turismo di massa. Il consiglio comunale della città olandese ha vietato alle navi da crociera l’accesso al centro cittadino nel tentativo di limitare il numero di visitatori e contenere anche l’inquinamento. Di conseguenza, verrà chiuso il terminal collocato nel centro della città, sul fiume IJ e vicino alla stazione ferroviaria principale di Amsterdam. Per i rappresentanti politici delle amministrazioni che governano la maggiore città olandese, raggiunta ogni anno da oltre 100 toccate, le navi non sono coerenti con le ambizioni sostenibili della municipalità.


L’OLIGOPOLIO DELLE LOW COST

In margine all’incontro con “Mister Prezzi” sul tema del caro-voli, Gabriele Milani di FTO ha rilevato che la quota delle low cost nei cieli italiani è del 61% contro una media europea del 32,5%. E le low-cost sono quasi tutte straniere, quindi fanno ricavi e profitti in Italia, mentre pagano le eventuali tasse in altri paesi.


E SE FOSSIMO ALLA FINE DI UN PARADIGMA?

Dopo una interessante disamina dei cambiamenti in atto svolta sul Corriere.it (maggiore elasticità nell’uso del tempo, microvacanze, inflazione, clima, smart working, chiusure ridotte delle grandi fabbriche, ecc.), secondo il Ministro Santanchè “I dati oggi ci parlano di una lieve flessione dei flussi turistici in agosto, ma questo … non è che l’ennesima conferma di come il mondo del turismo e dei viaggi sia cambiato dopo il Covid…. Se prima agosto era il mese di punta delle vacanze italiane, ora bisogna guardare al turismo in un’ottica diversa. ….sta cambiando il modo di viaggiare e di vivere il turismo…. Oggi il turismo va oltre il modello delle stagioni”. Un rimbrotto a chi non si rassegna a perdere l’agosto “sold out”, e un auspicio per tutto il sistema.


DATI LATITANTI, OPINIONI A RUOTA LIBERA

Nella prima settimana di agosto -sempre secondo il Ministero- risulta prenotato il 36% delle strutture ricettive presenti sulle piattaforme online. L’Italia si conferma sul podio delle destinazioni turistiche più apprezzate, piazzandosi davanti a competitor diretti come Spagna (32%) e Francia (21%). È sotto gli occhi di tutti il riproporsi, anche in epoca di big data predittivi ormai consolidati come quelli appena citati, lo scatenarsi di opinioni allo sbando: dallo scontrino del caffè troppo salato si risale fino al caro-voli, costringendo il Governo ad occuparsi di calmierare almeno la “continuità territoriale”. Ma i prezzi – fino a prova contraria – li fa il mercato, e se c’è chi vuole la pizza di Cracco o di Briatore, sarà pur disposto a pagarla uno sproposito.

ANTITURISTI SCATENATI

Non capita tutti i giorni di vedere la copertina di un settimanale di grande tiratura (il Venerdì di Repubblica) titolare ”L’invasione degli ultraturisti” con evidente riferimento ad extraterrestri ostili. All’interno articoli contro il sovraturismo nelle Dolomiti, in Costiera, sul Lago di Como, per poi concludere salomonicamente con Riccardo Staglianò “Ma non sparate sul turista”, riconoscendo che la nostra è una industria fondamentale che deve essere governata e non subìta. Allora è solo un fenomeno di moda, spacciarsi per antituristi.


MARC AUGE’ SE NE VA, I NON LUOGHI RESTANO

Etnologo, filosofo e scrittore è stato tra gli antropologi più influenti a livello internazionale. Ha messo in pratica un nuovo approccio alla materia antropologica, basato sull’osservazione della dimensione quotidiana del mondo contemporaneo e soprattutto dei luoghi che a essa fanno riferimento: spazi vissuti dalle masse come stazioni di servizio e centri commerciali, definiti da Augé “non luoghi”, ovvero spazi tutti uguali, estraniati e privi di cultura, al contrario dei luoghi “antropologici”. Dal 1992 (anno di pubblicazione del suo libro-chiave) è stato la musa ispiratrice del lavoro di molti come SL&A che hanno tentato di rivendicare l’identità dei luoghi come valore anche turistico. Abbiamo avuto l’onore di salutarlo a Lazise durante il convegno “Land of Garda” il 18 giugno 2018.

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Per chi suona l’italiano

Sarà capitato a tutti di vedere in giro per le città e i negozi all’estero insegne e prodotti con nomi italiani sconosciuti in patria. Si chiama “Italian sounding”. Lo studia Linda Fioriti di Ismea, che definisce così il fenomeno: è la pratica di associare a prodotti agroalimentari nomi, immagini, combinazioni cromatiche, riferimenti geografici che evocano inequivocabilmente l’Italia a fini di commercializzazione ingannevole. All’interno dell’Italian sounding, ci sono strategie “trasparenti” e altre “equivoche”: nel primo caso, il consumatore sceglie il prodotto nella consapevolezza che non è italiano. Nel secondo caso, il prodotto si maschera da italiano.

Lavoro maturo, la carica degli over 55.

Secondo Bain & Company occuperanno 150 milioni di nuovi posti di lavoro nel mondo entro il 2030, in Germania, Francia e Stati Uniti il 25% della forza lavoro avrà più di 55 anni. Il 38% in Giappone e il 32% in Italia. La variabile demografica sembra iniziare ad incidere in profondità nel tessuto sociale, imprenditoriale e lavorativo.

No milk, spritz time, spaghetti forever.

Secondo Nielsen la mattina beviamo sempre meno latte e sempre più altre bevande simili a base vegetale. Almeno una volta al mese il 75% degli Italiani “fanno aperitivo”, e sono soprattutto donne 35-54 enni. Poi a casa ci trasformiamo tutti in pastasciuttari, i più forti del Mondo, seguiti da Tunisia, Venezuela, Grecia, ecc. Mangiamo 23 chili di pasta l’anno, di tutti i tipi: un piatto di pasta su cinque è preparato con gli spaghetti (1 su tre nel Mondo).

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