Il trasporto aereo a livello europeo si è trovato a scontrarsi già da inizio estate con disagi di varia natura, alcuni dei quali si sono riprodotti nel mese di agosto: tra scioperi e ritardi, si protrae una situazione di difficile gestione, complicata ulteriormente dalla crescita del traffico e dal susseguirsi di fenomeni metereologici avversi. Mentre le compagnie in generale aumentano voli e rotte – con la notevole eccezione di Ryanair che fa degli annunci di tagli uno strumento di contrattazione – la carenza di lavoratori negli aeroporti causa non pochi problemi al traffico aereo globale.
I dati di Aci Europe
Secondo i dati emanati da Aci Europe, già a luglio gli aeroporti europei arrivavano al 97% del traffico passeggeri del pre-pandemia, dimostrando la forte spinta ai viaggi nonostante la pressione dell’inflazione e degli aumenti delle tariffe aeree. Ma rispetto al 2019 risultano notevolmente aumentati i ritardi, legati soprattutto alla componente meteorologica.
Ciò nonostante, il 51% degli aeroporti europei sembra essere ancora al di sotto dei volumi di traffico passeggeri pre-Covid, in uno scenario in cui impattano nuovi fattori come il protrarsi della guerra in Ucraina e lo spostamento verso altre modalità di trasporto, favorite da alcuni paesi – come la Francia -con l’ottica di limitare gli spostamenti aerei per ridurre le emissioni di CO2.
L’Italia tra i paesi con la maggiore ripresa
D’altra parte, l’Italia è tra i paesi che stanno performando meglio, segnando un +2,3% nel traffico aeroportuale complessivo, pur con disservizi che, tra luglio e agosto, hanno causato un crescendo dei ritardi rispetto al 2022, anche senza contare i casi particolari come quello dell’incendio all’aeroporto di Catania.
Gli aeroporti in Veneto
Gli aeroporti del Polo del Nord Est rinsaldano i risultati che li portano sulla strada del pieno recupero rispetto al periodo pre-Covid, movimentando nei primi 8 mesi dell’anno in corso oltre 12 milioni di passeggeri, arrivando al 96% del traffico riferito allo stesso periodo del 2019.
Sono stati registrati in totale quasi 7,7 milioni di passeggeri, di cui 1,2 milioni nel mese di agosto solo nell’aeroporto di Venezia, soprattutto grazie al mercato domestico. Diversi i mercati di riferimento per Treviso, come specificato nella nota diffusa da Save, che approfondisce anche quelli dello scalo veronese. Un posto d’onore lo guadagnano le rotte per il Nord America, che hanno visto transitare per Venezia oltre 300mila passeggeri tra gennaio e agosto 2023.
Ad agosto lo scalo veneziano recupera fino al 93% del traffico pre-pandemico. Si tratta di un andamento simile a quello di Verona, che arriva al 92% e 450mila passeggeri. L’aeroporto di Treviso raggiunge invece la piena ripresa in linea con agosto 2019, movimentando 290mila passeggeri.
Leggi qui la nota mensile completa sugli scali regionali del Veneto pubblicata da SAVE.