Di seguito un’anteprima della newsletter “Turismo: Tendenze e prospettive” giugno 2021 realizzata in collaborazione con SL&A, che propone aggiornamenti costanti sul turismo nell’era-Covid.
Si concentra soprattutto sulle previsioni basate su dati, studi e ricerche affidabili.
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- Tanti quesiti, una sintesi: tre velocità.
“Siccome questa pandemia non finirà, ci dovremo convivere almeno per un po’, tra vaccini e mascherine e distanziamenti e cure. Come già succede per l’AIDS, ma senza neanche il bene di un vaccino”, si legge su “Il Tirreno” a firma di Stefano Landi. “E questo implica tre tempi e tre spazi conseguenti. Nel 2020 e nel 2021, secondo
tutti i consuntivi e le previsioni affidabili, il turismo interno ci sosterrà, portando risultati anche più soddisfacenti che nel 2019, soprattutto negli spazi aperti: montagne, mari, campagne, laghi, cammini, ciclabili. - Chi prima, chi dopo. E il business?
Uvet commenta i dati di STR-Tourism Economics riportando un grafico eloquente: il turismo “domestico” viene dato in totale recupero entro luglio. - Bike boom, no car rentals.
Expedia lo chiama “bike boom”, stiamo parlando della crescita esponenziale di chi sceglie di trascorrere le proprie vacanze su due ruote in Italia. Un trend,
questo, che già nel 2019 aveva fatto del cicloturismo un’industria da 55 milioni di pernottamenti, con una spesa complessiva di 4.7 miliardi di euro, pari al 5,6% del totale dei ricavi provenienti dal settore, di cui 3 miliardi generati dalla componente internazionale dei turisti. Durante gli ultimi 12 mesi, centinaia di città in tutta Europa hanno adattato le proprie strade per rendere più semplice camminare e andare in bicicletta - Raggio corto, come sempre.
Anche quest’anno l’Italia si riconferma regina dell’estate, con il 33,3% del campione che sceglierà la regione di residenza: questo il dato che emerge dall’indagine dell’Istat, che sottolinea anche come solo il 6,2% preveda di andare all’estero. Inoltre,
come riportato dal Sole 24Ore, per oltre 6 residenti su 10 (63,6%) del Centro-nord la destinazione di vacanza sarà una regione italiana diversa da quella di residenza, mentre per il Mezzogiorno prevale la scelta di rimanere nella propria regione (56,3%).