Oltre un milione di passeggeri negli aeroporti Veneti nei primi due mesi del 2022 segnano, se non il ritorno alla “normalità”, una ripresa importante per tutto il sistema economico regionale, turismo compreso.
Certo il lungo raggio sconta ancora gli effetti della pandemia, in attesa che dopo il 31 marzo cambino le regole di ingresso nel nostro Paese, e purtroppo gli effetti del conflitto in Ucraina sono ancora tutti da verificare.
Al momento, però, le prenotazioni aeree internazionali verso l’Italia secondo l’Enit sono in una fase positiva.
Tornando ai dati del Veneto, l’andamento è simile in tutti e tre gli aeroporti della regione, a partire da Venezia dove, tra gennaio e febbraio, si sfiorano i 600mila passeggeri in totale tra arrivi e partenze, con un recupero del traffico del 50% del traffico dello stesso periodo del 2019.
Il mese di febbraio si è chiuso con 590mila passeggeri, pari al 55% del traffico del corrispondente mese del 2019 e con un trend di oltre 7 volte superiore rispetto a febbraio 2021.
I passeggeri negli aeroporti del Veneto
(totale passeggeri aviazione commerciale, serie storica)
Fonte: Elaborazione OTRF su dati SAVE 2022
Meglio Treviso e Verona che recuperano in questi due mesi quasi il 60% rispetto al 2020 dopo che l’inizio del 2021 aveva visto l’aeroporto di Treviso non operativo (i voli sono ricominciati a giugno 2021) e quello di Verona in affanno (solo 32.900 passeggeri contro i 393 mila del 2020, quando a breve sarebbe iniziato il primo lockdown nazionale).
L’aeroporto di Venezia ha movimentato 332mila passeggeri nel mese di febbraio e 593mila a progressivo da inizio anno. Il recupero di traffico rispetto al 2019 è stato del 47%.
Il mercato domestico si è confermato primo mercato di riferimento, con 198mila passeggeri tra gennaio e febbraio, pari al 33% del traffico totale. Principali mercati internazionali sono stati Francia, Spagna e Gran Bretagna. Parigi CDG è stata la prima destinazione tra gennaio e febbraio, con Catania e Napoli come seconda e terza destinazione.
Lo scalo di Treviso ha registrato 145mila passeggeri in febbraio e 249mila da inizio anno, con un recupero del 50% dei flussi del 2019. La componente di traffico domestico, principale mercato di riferimento, è stata del 14% (37mila passeggeri). Seguono Gran Bretagna e Spagna.
L’apertura della base di Ryanair nel mese di giugno 2021 ha portato a una forte spinta del traffico sui mercati internazionali.
L’aeroporto di Verona ha gestito 112mila passeggeri nel mese di febbraio e 227mila da inizio anno. Il recupero dei volumi di traffico del 2019 nei primi due mesi dell’anno è stato del 57%.
La contribuzione del traffico domestico è stata del 55% (125mila passeggeri). Secondo mercato di riferimento è stato il mercato inglese, seguito da Albania e Moldavia. L’andamento del traffico dei primi mesi dell’anno è legato anche alla riapertura del mercato sciistico, oltre che al recupero dei volumi di traffico VFR.
Questi importanti risultati sono oggetto della proficua collaborazione che prosegue tra SAVE, che fornisce costantemente i dati, e l’Osservatorio turistico regionale federato, che li diffonde attraverso i suoi canali, fornendo un servizio sempre aggiornato sull’andamento dei servizi collegati al turismo nel Veneto.