È stata presentata nella giornata di oggi, 5 aprile, al Forum del Cicloturismo all’interno della Fiera del Cicloturismo di Bologna, la 4a edizione del Rapporto “Viaggiare con la bici 2024”, realizzato da ISNART e Legambiente in collaborazione con Bikenomist.
In uno scenario in cui la domanda turistica è sempre più caratterizzata dal desiderio di vivere momenti ed esperienze a forte impatto emotivo, il cicloturismo si caratterizza come uno dei segmenti a forte trend di crescita, nell’ambito del contesto più ampio del turismo attivo ed in plein air.
I cicloturisti hanno generato 56,8 milioni di presenze nel 2023
L’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio restituisce la stima di oltre 56 milioni di presenze cicloturistiche nel 2023, il 6,7% delle presenze complessive registrate in Italia.
L’elemento che appare rilevante è quello che vede le presenze direttamente associabili alla fruizione cicloturistica non solo riallinearsi al dato pre-pandemico, fenomeno che si è registrato anche per gli altri prodotti turistici; bensì, crescere di un ulteriore 4% rispetto ai 54 milioni di presenze registrati nel 2019, anno che, come ben sappiamo, ha rappresentato il picco del turismo italiano nell’ultimo decennio.
L’impatto economico diretto è stato di oltre 5,5 miliardi di euro
Il cicloturismo rappresenta dunque una voce importante del fatturato turistico del nostro Paese, con un impatto economico diretto stimabile in oltre 5,5 miliardi di euro al 2023, in crescita del 35% sul 2022 e del 19% sul 2019 (4,6 miliardi). Il cicloturista spende in media 95 euro al giorno per l’acquisto di beni e servizi, un importo che per gli stranieri sale a 104,5 euro: cifre che appaiono rilevanti, se consideriamo che la spesa media giornaliera del totale dei turisti in visita nel nostro Paese è pari a 59,6 euro.
L’identikit del cicloturista
I dati dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio restituiscono il profilo ben definito della domanda.
Il cicloturista in Italia, nell’estate 2023 è:
- in prevalenza, un Millennial (47%),
- con un livello di istruzione medio-alto
- svolge una professione (86%)
- dichiara un reddito medio (52%) o addirittura medio-alto (24%), il che lo rende un target economicamente molto appetibile per i territori.
Il cicloturista in Italia viaggia in compagnia: del proprio partner (41%), della famiglia (26,7%) o degli amici (17%).
Soprattutto, è un turista “trasversale” per cui l’uso della bicicletta fa da “collante” tra interessi e motivazioni turistiche variegate: dalle visite al patrimonio artistico-monumentale (37%), all’immersione in quello naturalistico (36,4%), dalle esperienze enogastronomiche (24%) a quelle orientate al wellbeing in senso lato (8%).
L’importanza del web e della “community”
6 cicloturisti su 10 utilizzano la rete per raccogliere informazioni e pianificare la propria vacanza su due ruote; ne deriva il profilo di un turista attivo e consapevole, che predilige organizzare il tutto nei minimi dettagli prima ancora di partire, consapevole della maggiore complessità tecnico-logistica della vacanza (attrezzature, trasporti, alloggi).
Il 22% dei cicloturisti stranieri sono repeaters, ovvero disposti a ritornare in Italia a seguito di un’esperienza piacevole, dimostrando una propensione a lasciarsi fidelizzare su cui certamente merita puntare.
Il cicloturista ha una propensione maggiore a lasciare recensioni online (6 su 10), indicazioni su itinerari e “tecniche”, in particolare rivolte alla propria community.
I Social sono il canale più utilizzato, soprattutto TripAdvisor (42%), Facebook (33,2%) e Instagram (22%).
Motivazioni di scelta e tipologia di mezzo
Un turista su 3 afferma di aver scelto una specifica ciclovia perché ben manutenuta, dato che ci ricorda l’importanza della corretta programmazione e gestione dei lavori di manutenzione della rete.
Il 26,2% opta per percorsi immersi in un contesto ambientale suggestivo, in linea con la sensibilità verso la sostenibilità e l’interesse per il patrimonio naturale.
Il 22,4% dichiara di aver scelto la destinazione attratto da una nuova ciclovia, segnale di un’utenza appassionata, che si informa e che sa apprezzare le novità nell’offerta infrastrutturale dedicata.
Per quanto riguarda la tipologia di mezzo scelto, quasi la metà degli intervistati (49%) ha optato per la MTB, il 24% ha preferito la bici da corsa, il 15,4% la bici da città/passeggio ed il 12% ha optato per l’e-bike, che consente di ampliare la quota di domanda cicloturistica, avvicinando una fascia di utenza non necessariamente attiva a livello sportivo.
Focus cicloturismo in Veneto – L’identikit del cicloturista della ciclovia Garda – Verona
Chi sono, quanto spendono?
La ciclovia Garda-Verona è una destinazione molto popolare tra i cicloturisti più giovani, con il 46% appartenenti alla Generazione Y e l’11% alla Generazione Z.
I cicloturisti tendono ad avere un budget più elevato, con l’85,3% di loro che svolge una professione e il 34% laureato, il che influisce positivamente sul potenziale di spesa lungo il percorso. Il 30,3% ha un reddito medio-alto e il 7% un reddito alto. La spesa media pro capite giornaliera sul territorio si aggira intorno ai 60€, superiore a quella di altre categorie di turisti (45€).
Quali sono i loro interessi?
Il 32% dei cicloturisti mostra interesse per il patrimonio culturale, il 24% per l‘enogastronomia e i prodotti agroalimentari tipici, mentre il 22% è attratto dalla bellezza della natura e dal contatto diretto con essa. Una volta giunti a destinazione, i cicloturisti dedicano parte del loro tempo a escursioni e gite per immergersi completamente nelle meraviglie paesaggistiche della zona.
Digital, ma non troppo
Anche se non molto propenso all’utilizzo dei mezzi digitali, il cicloturista è attivo sui social media: solo nel 35% dei casi lascia recensioni online sull’esperienza vissuta, preferendo piattaforme come Instagram, Facebook e TripAdvisor quando lo fa.
Visualizza qui il report completo “Viaggiare con la bici 2024”