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Turismo Open Air: dal ruolo della formazione al lavoro ai nuovi paradigmi digitali

E’ stata presentata all’università Ca’ Foscari Venezia, e contemporaneamente nel metaverso di Spatial.io, il progetto BiAcademy: un percorso di 200 ore di formazione specifica  in ambito di comunicazione e accoglienza, conoscenza del territorio e digitalizzazione, dedicato agli operatori dell’open air , sviluppato dal CISET, Centro Internazionale di Studi sull’Economia del Turismo, e da BiHoliday, gruppo della famiglia Biasuzzi.

Alla conferenza stampa sono intervenuti:  l’Assessore al Turismo della Regione del Veneto Federico Caner, il presidente di Faita-Federcamping Alberto Granzotto, il presidente del Ciset Michele Tamma, la Head of Research Valeria Minghetti e la Senior Researcher Federica Montaguti con il DG di BiHoliday Ilenia Cherubin.

Il Nord Est in testa nel turismo all’aria aperta nell’estate 2022

I risultati dell’indagine congiunturale L’estate 2022 dell’Open Air italiano di FAITA-Federcamping e CISET presentati da Valeria Minghetti, confermano il primato dell’area dell’Alto Adriatico, con il Veneto in testa, per il turismo Open Air in Italia anche nell’estate 2022, con un incremento delle presenze della domanda straniera (+17%), trainata dal tradizionale mercato tedesco e italiana (+4%), con le migliori performance nel cluster Lago. 
La ricerca rileva aumento di nuovi clienti nell’estate del 2022 (47% vs 53% repeaters) : le principali ragioni che hanno spinto i turisti a scegliere un turismo open air sono legate alla voglia di vacanza all’aria aperta e alla maggiore sicurezza e autonomia che quest’ultima offre. Al tempo stesso, l’incertezza economica è il fattore che maggiormente influenza la propensione al viaggio.

Turismo open air: qualità e sostenibilità

Le strutture ricettive all’aria aperta rappresentano la seconda forma di strutture ricettive in Italia, in termini di numeri, dopo quelle alberghiere. In questo contesto, il Veneto è tra le prime regioni sia in termini quantitativi, con il 30% delle strutture ricettive all’aria aperta, sia qualitativi.
In Italia, solo poche regioni hanno un turismo 5 stelle nell’open air, la regione del Veneto è stata una delle prime ad investire in questo segmento, sottolineando il ruolo centrale della qualità come punto di crescita e sviluppo del settore all’aria aperta.
Oggi – afferma il Presidente Nazionale FAITA Federcamping Alberto Granzottosi sta assistendo ad un’evoluzione della clientela e dei prodotti: i turisti sono sempre più attenti alla sostenibilità e alla qualità dei servizi e prodotti offerta. Nasce così l’esigenza di proporre soluzioni di soggiorno innovative, quali il Glamping, dove comfort e design si coniugano a innovazione e rispetto per l’ambiente. La sostenibilità rappresenta quindi un valore significativo, tanto per il turismo all’aria aperta, che per l’intero settore del turismo.”

Veneto: transizione digitale e lavoro come pietra angolare

Il settore dell’open air – dichiara l’Assessore Regionale al Turismo del Veneto Federico Canerè sicuramente uno dei segmenti che meglio ha reagito al post pandemia ed ha contribuito alla ripresa del turismo veneto, arrivando in alcuni periodi a registrare presenze addirittura superiori al 2019, anno record. I dati positivi del 2022, se da un lato confermano il valore della cultura dell’accoglienza degli operatori della nostra Regione e l’importanza del fattore umano, dall’altro però rappresentano anche un punto di riflessione per accrescere la qualità dei servizi offerti, soprattutto in ottica strategica e di pianificazione.
In tal senso il tema della formazione in ambito turistico e l’investimento sul capitale umano acquisisce ancora maggiore rilevanza. Va ricordato in proposito che nel Piano Strategico del Turismo Veneto vi è un gruppo di azioni che pone il “lavoro come pietra angolare”: nel 2022 è stata approvata la delibera che individua le linee guida per il nuovo sistema regionale  e ora stiamo sviluppando un’azione azione pilota – assieme alle Direzioni Lavoro e Formazione, al sistema camerale veneto, a Unioncamere nazionale e ad altri stakeholders (EBIT, ITS ect) – sulla certificazione delle competenze.
Per innovare, differenziare e rigenerare l’offerta di destinazioni e imprese abbiamo fortemente voluto inserire nella programmazione delle Politiche di Coesione 2021-2027 importanti risorse a sostegno delle imprese ma anche delle destinazioni turistiche.
Ammonta infatti a circa 37 milioni di euro lo stanziamento per la rigenerazione delle strutture ricettive in ottica di transizione green, transizione digitale e per rendere completamente accessibili a tutti le nostre strutture di ospitalità, cui si aggiungono le risorse per i club di prodotto, per le aggregazioni di imprese e quelle per l’evoluzione delle destinazioni venete in Smart Tourism Destination.”

Approfondisci qui l’analisi quantitativa e qualitativa FAITA Federcamping 2022

Immagine di www.veneto.eu “Cavallino Treporti la vacanza del nuovo turismo”